L'Aquila, la Federcalcio vuole vendere il campo federale Nello Mancini

L'inaugurazione del campo nel 2010 alla presenza di Abete
di Daniela Rosone
3 Minuti di Lettura
Sabato 17 Febbraio 2018, 18:28
Federcalcio srl, che gestisce gli immobili della Figc, ha tutta l'intenzione di dismettere e vendere il campo di calcio Nello Mancini, meglio conosciuto come federale, che ormai da tempo è chiuso ed inagibile. Riaperto e inaugurato nel 2010, bontà del comitato regionale che applicò tariffe irrisorie, ha permesso comunque a molte società calcistiche che non avevano più impianti disponibili dopo il sisma, di portare avanti le loro attività senza interruzioni. Ci sono state, per la vendita, diverse trattative fino allo scorso ottobre, una in particolare con un gruppo interessato ma, ad oggi, non c'è nessun acquirente che ha trasformato le intenzioni in realtà e senza lavori la struttura non può essere riaperta. Su questo il presidente del comitato regionale Lnd Figc Daniele Ortolano è stato molto chiaro. Il comitato regionale, per onor del vero, ha più volte chiesto a Federcalcio di effettuare i lavori necessari e sono stati fatti anche dei preventivi di spesa. 50-60 mila euro per gli spogliatoi ma non basta, perchè c'è anche il sottofondo del manto artificiale del campo che è da rifare completamente. Altri soldi. E dunque tutto è rimasto fermo. Il presidente Ortolano ricorda gli sforzi fatti per riaprire la struttura nel dopo terremoto ma non era più possibile tenerla aperta viste le molteplici problematiche rilevate. Cadevano anche dei calcinacci. E in luogo dove si allenavano anche bambini non era ammissibile. Probabilmente, diciamo noi, la fretta è stata cattiva consigliera e, nell'emergenza e con la voglia di voler dare ai calciatori della città e alle società sportive la possibilità di lavorare, alcuni interventi sono stati fatti troppo velocemente e male. La ditta che si occupò del manto sintetico che avrebbe dovuto essere un gioiello di ultima generazione, tra le altre cose, è pure fallita. A giudicare oggi, con il senno del poi, anche la tribuna esistente era da buttare giù ma all'epoca si decise di procedere diveramente e, nel 2015, il comitato regionale che aveva soltanto la gestione si fece carico anche di altri lavori per migliorare la vivibilità della struttura. Ma le criticità già presenti sono addirittura peggiorate negli anni, fino alla decisione di chiudere completamente l'impianto sportivo. Nell'ultimo anno di utilizzo la situazione degli spogliatoi era diventata ingestibile: unimidità, infilitrazioni e calcinacci caduti. Non c'erano più le condizioni di sicurezza, ci ha ricordato Ortolano, e la scelta di chiudere fu dettata dal senso di responsabilità. Senza lavori la struttura doveva chiudere. La Federcalcio già in altre parti di Italia ha dismesso proprie strutture, anche a Benevento per fare un esempio concreto. Due le strade a questo punto: la vendita come si sta tentando di fare o l'esecuzione dei lavori, altrimenti resterà questa una struttura inutilizzata in una città che, invece, ha un sacrosanto bisogno di spazi di aggregazione. Una struttura per la quale si sono spesi già centinaia di migliaia di euro per il restyling del dopo sisma, intitolata ad un indimenticabile dirigente sportivo: Nello Mancini. E se si vuole aggiungere il lato romantico della storia, bisogna anche ricordare che il campo federale ha una valenza storica per L'Aquila: qui sono cresciute generazioni e generazioni di giovani sportivi. Il comitato e il presidente Ortolano hanno fatto sempre il possibile. E ora che inaugurano la nuova sede vicino a quell'area, forse sarà l'occasione per spingere chi di dovere a fare qualcosa. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA