Bufera sulla Asl dell'Aquila: due indagati per gli appalti. Intanto medici infuriati: «Manca il materiale»

Bufera sulla Asl dell'Aquila: due indagati per gli appalti. Intanto medici infuriati: «Manca il materiale»
di Stefano Dascoli e Sonia Paglia
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Martedì 18 Ottobre 2022, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 16:34

L'AQUILA - Asl dell'Aquila di nuovo nella bufera. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, su disposizione della Procura del capoluogo, hanno effettuato nella prima mattinata di ieri una perquisizione a Castel di Sangro nell'abitazione di Michela D'Amico, funzionario del settore acquisizione beni e servizi della Asl provinciale che è anche assessore comunale al Bilancio del comune sangrino, in seno al quale nella precedente consiliatura è stata presiedente del consiglio comunale.

I militari hanno anche fatto visita negli uffici dell'azienda sanitaria all'Aquila in via Saragat ponendo in particolare i sigilli dell'ufficio di D'Amico al fine di programmare poi l'esame di una copiosa documentazione. Il funzionario pubblico è indagato nell'ambito di una inchiesta della Procura della repubblica dell'Aquila: sulla vicenda c'è il più stretto riserbo da parte di inquirenti ed investigatori.

Secondo quanto trapelato, le indagini si riferirebbero ad una procedura di gara nell'ambito della quale il funzionario avrebbe il ruolo di responsabile unico del procedimento.

Appalti, dunque, anche se ancora non è chiaro quale sia l'esatto ambito dell'indagine che, a quanto è filtrato ieri dalla cortina di assoluto riserbo, coinvolgerebbe anche un altro dipendente dell'azienda.

In Alto Sangro la perquisizione ha riguardato anche gli uffici di due uffici di commercialisti. Le operazioni sono iniziate nelle prime ore del mattino ed hanno visto impegnati diversi carabinieri che hanno notificato all'interessata il decreto di perquisizione locale e la contestuale informazione di garanzia, con indicate le ipotesi di reato - abuso d'ufficio - e il materiare da porre sotto sequestro.

D'Amico è responsabile delle procedure (atti, provvedimenti) amministrative, organizzazione del lavoro, coordinamento risorse umane.

Si è occupata anche delle attività di acquisizione beni e servizi della Asl. L'inchiesta farebbe parte di un filone complesso, che coinvolgerebbe altre persone e non è escluso che possa allargarsi a ulteriori soggetti e anche alle assunzioni.

LO SCENARIO
L'indagine arriva in un momento in cui l'allarme per la stato di salute della sanità aquilana non è mai stato così alto. Sono innumerevoli le proteste e le segnalazioni che giungono non solo dall'utenza, ma anche dal personale, in particolare medici, costretto a lavorare in condizioni disastrose, privo anche delle basilari forniture di attrezzature e device. Un quadro esplosivo, che sta provocando disagi e disservizi.

Le gare per le forniture vengono spesso e volentieri disertate perché i grandi ribassi previsti dall'azienda sanitaria.

A questo si aggiunge una carenza di personale che provoca l'interruzione dei servizi in alcuni reparti. Per di più anche la situazione finanziaria desta enormi preoccupazioni: nonostante il blocco pressoché totale degli acquisti, si annuncia per il 2022 una perdita nell'ordine di diverse decine di milioni, con crollo dell'attrattività delle strutture provinciali.

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