L'Aquila, botte fuori dalla discoteca: tre condanne

L'Aquila, botte fuori dalla discoteca: tre condanne
di Marcello Ianni
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Giovedì 9 Dicembre 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 15:36

L'AQUILA - Dopo un primo alterco, all'interno di una nota discoteca, erano stati tutti allontanati all'esterno luogo nel quale ad avere la peggio era stato M.P. di 27 anni, costretto a un intervento chirurgico per arginare le lesioni riportate al volto.

Per questa ragione, recentemente il Tribunale dell'Aquila, riunito in sede monocratica (giudice Quirino Cervellini) ha condannato tre ragazzi accusati di aver aggredito per futili motivi un loro coetaneo, assistito dall'avvocato Claudio Verini.

Si tratta di Simone Valloni di 28 anni, (assistito dall'avvocato Massimo Manieri), Marin Mihai Lacatus di 28 anni originario della Romania, residente in città e Danilo Sarra di 27 anni entrambi assistiti dall'avvocato Massimo Costantini.

Il primo giovane è stato condannato alla pena di 2 mesi di reclusione, gli altri due, dopo la riformulazione del reato in quello di percosse, alla pena di 300 euro di multa ciascuno.

Tutti infine sono stati condannati a risarcire il ragazzo separatamente in sede civile.


I fatti si erano verificati nella notte tra il 30 aprile ed il 1 maggio del 2014. Secondo l'accusa, M.P.

dopo essere stato visto in compagnia di una ragazza all'interno della discoteca (il locale è estraneo ai fatti oggetto di contestazione) sarebbe stato avvicinato dal Valloni che infastidito avrebbe tentato di allontanarlo dalla giovane.

Visti gli animi che si stavano accendendo, un addetto alla sicurezza della discoteca avrebbe accompagnato i due fuori il locale notturno.

Qui gli animi si sarebbero esacerbati a tal punto che la parte offesa è stata presa a calci e pugni al volto e sul torace anche dal Sarra e Lacatus. Rimasto a terra, il 27enne era stato soccorso dal personale medico del 118 che lo aveva immediatamente portato al Pronto soccorso. Il giovane ferito era stato subito trasferito in sala operatoria per essere sottoposto ad un intervento chirurgico volto a tamponare le lesioni riportate sul volto.

Di qui la denuncia per le sofferenze fisiche e psicologiche patite in seguito, per le quali è stato reso necessario far passare molto tempo per arrivare ad una ripresa normale dello stile di vita.

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