Bataclan, la porta di Banksy nascosta in Abruzzo: iniziato il processo a Parigi

Bataclan, la porta di Banksy nascosta in Abruzzo: iniziato il processo a Parigi
di Rosalba Emiliozzi
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Giovedì 9 Giugno 2022, 09:16

È partito ieri il processo a Parigi per furto e ricettazione della porta del teatro Bataclan che venne ritrovata, un anno fa, in un casolare nelle campagne di Sant'Omero, coperta con un telo e un po' impolverata, ma intatta in tutta la sua bellezza: sulla porta il ritratto della Ragazza in lutto, opera dello street artist Banksy, di enorme valore emozionale. Il murale era stato realizzato dopo la strage terroristica al Bataclan del 2015, costata la vita a 90 persone.

Ieri è stata ricostruita la vicenda, soprattutto il furto della porta e il primo spostamento in Francia. A giudizio sette francesi e un italiano. Le indagini della Gendarmeria dell'Isere, regione dell'Est, hanno individuato tre magrebini francesi sulla trentina, già noti alle forze dell'ordine, sospettati di aver derubato un negozio di bricolage 12 giorni prima del furto della porta di Banksy. Il tracciamento dei loro telefonini ha permesso di stabilire che i tre erano a Parigi il giorno del furto e che gli attrezzi serviti e poi lasciati sul posto erano quelli rubati nel negozio di bricolage, tra cui un flessibile e un gruppo elettrogeno.

Ai tre imputati accusati di furto, si aggiungono altri 4 francesi che avrebbero spostato la porta di Banksy in Francia e in Italia, fino in Abruzzo, dove è stata affidata all'ottavo imputato, un albergatore di Tortoreto. L'uomo - un 57enne italo-francese, titolare di un b&b che in passato aveva ospitato il marocchino come cliente - ha sempre detto di aver fatto un favore a suo cliente e di non aver mai saputo che si trattasse di refurtiva men che meno della porta del Bataclan dove era ritratta un'opera di immenso valore.

Oggi l'albergatore, che è nato in Francia da genitori emigrati lì e poi rientrati da piccolo in Italia, con l'aiuto di un interprete ripeterà a Parigi quando affermato anche in videoconferenza al Tribunale dell'Aquila: «Non ne sapevo nulla». Assistito dall'avvocato Luca Di Edoardo, dirà di essersi «fidato del magrebino» che gli aveva «consegnato coperto con un telo nero il murale per tenerlo in consegna».

La porta d'uscita del Bataclan venne rubata la notte tra il 25 e il 26 gennaio del 2019. Un furto ripreso da una telecamera di sicurezza del locale: le immagini sono state utilissime agli investigatori d'oltralpe per individuare i componenti della banda, mentre le intercettazioni hanno permesso di seguire i loro spostamenti fino in Abruzzo. La porta di Banksy è stata ritrovata nel casolare di Sant'Omero il 10 giugno nello scorso anno, dopo che per mesi era rimasta incustodita nel garage del b&b, prima di essere spostata, ipotizzano gli investigatori, per essere venduta da potenziali acquirenti stranieri rimasti finora sconosciuti.
 

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