Banchetti e matrimoni, rivolta contro il green pass

Banchetti e matrimoni, rivolta contro il green pass
di Marianna Galeota
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 15:17

L'AQUILA - «Il green pass è solo una evidente strategia per non far ripartire un settore ormai allo stremo che certifica l'incapacità del governo nel trovare valide soluzioni». Non le manda a dire, Luca Taralli (foto), dell'associazione Ravv, ristoratori aquilani versus virus e proprietario della Cartiera del Vetojo che si occupa di banchetti, cerimonie ed eventi.

I matrimoni potranno essere nuovamente festeggiati dal 15 giugno, ma per partecipare agli eventi servirà il green pass, cioè il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

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«L'ennesima batosta per i ristoratori del settore - aggiunge Taralli - Questa novità ha creato moltissimi malumori tra i colleghi come era chiaro che fosse.

I tamponi hanno un costo e saranno sicuramente un deterrente per le coppie che vorranno sposarsi. Lo dimostrano i rinvii che ho già avuto, una volta trapelata la notizia del green pass. Tante coppie erano in attesa di notizie e, appena saputo del green pass, hanno scelto di rinviare i matrimoni al 2022. Poniamo inoltre che la sposa o lo sposo risultino positivi due giorni prima: in questo caso salterebbe il matrimonio con gravissime perdite per i ristoratori che iniziano ad organizzare i matrimoni già da 5 o 6 giorni prima, acquistando materie prime, prodotti freschi e tutto il necessario. Proprio per questo ci stiamo organizzando anche in caso di eventualità simili, che comporteranno per gli sposi un rimborso, qualora saltassero le cerimonie due giorni prima. Questo crea un ulteriore attrito tra coppie e strutture che ormai sono alla canna del gas a seguito di mesi e mesi di chiusure».

 

LE REGOLE
I festeggiamenti per matrimoni, comunioni, battesimi saranno consentiti sia al chiuso che all'aperto, ma il Comitato tecnico scientifico dovrà ora definire il numero massimo di partecipanti in entrambi i casi.

«Altra assurdità è che, nonostante ci sarà il green pass, le persone saranno comunque obbligate a indossare mascherine e rispettare il distanziamento. Allora mi chiedo a cosa serve tutto questo sottolinea Inoltre ci sarà da capire, appena si avrà qualcosa di scritto su questo punto, se anche il personale delle cucine e quello addetto alla sala dovrà fare il tampone ad ogni cerimonia. Se fosse così, significherebbe la fine per noi che spesso raggiungiamo anche 20 dipendenti per un solo matrimonio. Sarebbe una spesa consistente e alla fine quanto andremo realmente a guadagnare a cerimonia? Allora conviene chiudere. Le responsabilità sono interamente del governo per tutto quello che sta accadendo, basti pensare a quanto siamo indietro con i vaccini».

Lo scorso anno nel ristorante di Taralli ci sono stati solo 4 matrimoni e nel complesso il settore ha perso l'85% delle cerimonie. «Normalmente facciamo 40 matrimoni all'anno conclude Quest'anno hanno rimandato in molti. Sono rimaste ormai una decina di coppie che resistono, che hanno prenotato le cerimonie a luglio e agosto e che sperano ancora che qualcosa possa cambiare entro l'estate. Tengono duro anche comunioni e battesimi per i quali abbiamo per ora buone prenotazioni e credo che non saranno rimandati».

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