Se il 18 maggio scorso all'interno delle strutture scolastiche usate dal Comune, asilo nido I Maggio e scuola dell'infanzia sempre I Maggio, data in concessione all'Istituto Comprensivo Mazzini dell'Aquila, ci fossero stati una gestione del parcheggio e una recinzione adatta, il piccolo Tommaso D'Agostino di 4 anni, non sarebbe morto.
Tommaso ucciso dall'auto senza controllo, perizia finita: i freni funzionavano
LA PERIZIA
A quasi sei mesi dalla tragedia che ha sconvolto la città e non solo, per la morte del piccolo Tommaso e ferimento di altri cinque bambini mentre giocavano in un piccolo giardino, la consulenza del perito Cristiano Ruggeri, nominato dal pm Stefano Gallo per la ricostruzione della dinamica del sinistro stradale mortale, annuncia un colpo di scena, anche se prevedibile: un allargamento dell'inchiesta degli agenti della Squadra mobile, anche a rappresentanti della scuola e del Comune, oltre alla conducente della macchina già indagata nell'immediatezza del fatto per omicidio stradale ed abbandono di minore.
L'ultima parola spetta allo stesso sostituto Gallo e agli ispettori della Asl per arrivare alla esatta individuazione delle figure chiamate a rispondere della tragedia, ma nella relazione il consulente offre degli spunti.
RECINZIONE «NON IDONEA»
Dito puntato poi dall'esperto sulla tipologia della recinzione «non idonea a proteggere l'area giochi di pertinenza della scuola dell'infanzia, assume rilievo come protezione passiva materialmente negli esiti di cui dovevano godere gli utilizzatori dell'area (lavoratori e bambini) rispetto al pericolo del potenziale energetico dei veicoli». Come esempio il consulente fa notare come il posizionamento di un new jersey al posto di una rete metallica in uso per delimitare i cantieri, avrebbe evitato l'investimento dei bambini. L'auto invece è piombata a una velocità stimata di poco più 27 chilometri orari con un tempo di percorrenza di un secondo (dal momento dell'abbattimento della rete all'investimento) non sufficiente ad attivare qualsivoglia manovra di emergenza.
Il perito ha poi parlato del Documento di Valutazione del Rischio (Dvr), «documenti che in entrambe le gestioni (asilo nido e scuola dell'infanzia) non contengono l'analisi del rischio (investimento dei lavoratori in ambienti di lavoro). La conducente indagata è assistita dall'avvocato Valentini, le parti civili dai legali, Colella, Romano, Burgamazzi, Carnevale, Panitti, Alfonsi,e Leone.