Chieti, bambina di 9 anni azzannata da un cane randagio: gravi ferite a braccia e testa

Chieti, bambina di 9 anni azzannata da un cane randagio: gravi ferite a braccia e testa
di Gianluca Lettieri
2 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Ottobre 2016, 16:09
Stava passeggiando in strada con il padre quando è stata azzannata da un cane. Una bambina di nove anni è finita all’ospedale di Pescara dopo l’episodio avvenuto ieri a Casalincontrada. Fortunatamente la piccola è stata dichiarata fuori pericolo, ma trascorrerà almeno un mese - secondo i medici - prima che le ferite si rimarginino. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Casalincontrada. La tragedia sfiorata nel piccolo centro alle porte di Chieti fa tornare alla mente la morte di Ferdinando Di Rocco, il bimbo di appena venti mesi sbranato dal cane del padre (un molossoide di razza corso) e arrivato morto in ospedale lo scorso 19 ottobre.

La bambina stava trascorrendo qualche ore in assoluta spensieratezza in compagnia del papà, a circa un chilometro di distanza dalla villetta dove vivono. Di lì a poco sarebbero stati raggiunti anche dalla mamma. All’improvviso, dalle campagne circostanti, è apparso un cane randagio - di grandezza media e di colore nero - che, una volta in strada, ha aggredito la piccola. «Mia figlia è stata azzannata senza alcun motivo apparente», ha raccontato il papà. Fatto sta che il cane le ha morso la testa e il braccio destro provocandole dei tagli. Il genitore ha riferito di essere intervenuto immediatamente per spingere via l’animale, allontanandolo dalla bambina non senza difficoltà. Ma il gesto tempestivo non è stato sufficiente per evitare le ferite.

A quel punto l’animale ha fatto perdere le sue tracce, fuggendo velocemente nei terreni circostanti. Non è chiaro di quale razza fosse il cane. Vedendo il sangue, l’uomo non ha perso tempo e, senza chiamare il 118, ha caricato la figlia sulla sua macchina, dirigendosi verso l’ospedale Santissima Annunziata di Chieti. Qui i sanitari del pronto soccorso hanno prestato le prime cure, riscontrando una serie di contusioni, ferite e fratture. La piccola non ha mai perso conoscenza e le sono stati praticati alcuni punti di sutura per bloccare l'emorragia. In serata è stato deciso il trasferimento nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale Spirito Santo di Pescara, dove la bimba è stata sottoposta a ulteriori accertamenti che hanno escluso complicazioni. Resta il grande spavento per un’aggressione che avrebbe potuto avere conseguenze sicuramente peggiori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA