Ha dovuto ripercorrere quanto le sarebbe accaduto nove mesi fa, stavolta però in un ambiente protetto, alla presenza di una psicologa e di un'interprete, perché lei non parla italiano, per poter cristallizzare la sua dichiarazione. Si è svolto ieri l'incidente probatorio della bambina che da poco ha compiuto sei anni e che la scorsa estate ha raccontato alla sua mamma di aver subito abusi sessuali da uno zio 74enne quando con i genitori si trovava in vacanza in Italia, nel Teramano, facendo così scattare una delicata inchiesta.
È stata proprio la mamma della piccola a denunciare l'anziano parente nei confronti del quale, due mesi fa, a marzo, è scattata un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ieri, la piccola ha dimostrato di ricordare quello che le sarebbe successo anche se l'incidente probatorio ora dovrà servire pure a garantire la genuinità della formazione della prova.
Secondo la ricostruzione dell'accusa tutto sarebbe successo mentre la famiglia della bambina, che vive all'estero ma ha origini teramane, lo scorso agosto si trovava qui per trascorre alcune settimane di vacanze ed era ospite da parenti.
Appena tornata dalla mamma, però, è stata la bambina stessa, immediatamente, a raccontarle tutto consapevole, nonostante la giovanissima età, di aver subito qualcosa che non andava fatto. Dopo l'arresto il 74enne ha respinto ogni accusa in sede di interrogatorio di garanzia (suoi difensori sono gli avvocati Antonio Di Gaspare e Filomena Gramenzi), mentre la piccola già nell'immediatezza è stata sentita dai carabinieri alla presenza di una psicologa, con la famiglia che è assistita dall'avvocata Martina Barnabei.
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