Avezzano, donna denuncia abusi sessuali: parroco rischia la condanna venti anni dopo

Avezzano, donna denuncia abusi sessuali: parroco rischia la condanna venti anni dopo
di Manlio Biancone
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Venerdì 16 Aprile 2021, 08:17

Cinque anni e tre mesi di reclusione. Questa la richiesta di condanna del pubblico ministero, Lara Seccacini della Procura di Avezzano , nei confronti del sacerdote accusato di aver abusato di una ragazza minorenne. La sentenza è prevista per il 20 maggio prossimo dopo l’intervento dell’avvocato di fiducia del religioso, Pasquale Milo del Foro di Avezzano.

Ieri davanti al collegio del Tribunale di Avezzano il pm ha ricostruito i fatti salienti della presunta violenza sessuale avvenuta nel 2001 (i fatti non sono prescritti perchè denunciati anni dopo) quando il sacerdote è stato parroco per un periodo di tempo in una chiesa della Valle Roveto. Una condanna è stata chiesta anche dall'avvocato Alessia Gargano del foro di Cassino, che rappresenta la vittima che si è costituita parte civile.

All’epoca dei fatti la ragazza era minorenne e con la sua denuncia fatta agli inquirenti ha permesso di far emergere la triste storia e il processo al sacerdote accusato di abusi sessuali Dalla ricostruzione dell’accusa sarebbe stato un altro sacerdote a raccogliere la testimonianza della giovane, che si sarebbe confidata con lui, raccontando quello che era avvenuto. Lo stesso religioso poi ha convinto la ragazza a rivelare questi presunti abusi sessuali, e ad ammettere il tutto davanti alle autorità.

Il prete ha sempre sostenuto la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati e tramite il suo legale si è detto certo che riuscirà a dimostrare la sua innocenza nel corso del processo. A giugno scorso, alla presenza del sostituto procuratore di Avezzano, Lara Seccacini, durante l’incidente probatorio., la ragazza ha confermato le accuse mentre il religioso ha respinto ogni addebito. Il legale del sacerdote, Pasquale Milo, è convinto che riuscirà a dimostrare l'innocenza del suo assistito ai fatti che gli vengono contestati. « Sono convinto della sua estraneità e chiederò ai giudici l'assoluzione per non aver commesso il fatto», ha affermato il legale.

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