Sicurezza e caro pedaggi, i sindaci abruzzesi protestano a Roma

Sicurezza e caro pedaggi, i sindaci abruzzesi protestano a Roma
di Stefano Dascoli
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Mercoledì 19 Settembre 2018, 09:49
In attesa di capire se la manifestazione di protesta dei sindaci abruzzesi prevista per questa mattina alle 10,30 davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Roma, produrrà gli effetti sperati, ieri in Regione si è tenuto un importante faccia a faccia sul tema delle autostrade, da cui è emersa la disponibilità del concessionario di A24 e A25, Strada dei Parchi, di intavolare una riflessione sulle tariffe. La Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” presieduta da Pierpaolo Pietrucci ha ascoltato i vertici aziendali. Alle domande poste dallo stesso Pietrucci (Pd), da Sara Marcozzi e Riccardo Mercante (M5S), l’amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, ha risposto affermando che «le autostrade abruzzesi sono sicure dal punto di vista statico e vengono monitorate costantemente: i controlli sono trimestrali e poi c’è un controllo annuale più approfondito. La manutenzione straordinaria è già partita con il progetto dell'antiscalinamento».

Sul caro pedaggi: «I sindaci – ha detto l’ad - chiedono di intervenire sul caro pedaggi, ricordo che per ogni euro che incassiamo dai pedaggi restituiamo 56 centesimi allo Stato a cui in questi anni Strada dei Parchi ha versato 840 milioni di euro. Io gestisco una società che è stata in perdita fino al 2017». «È stata un'audizione molto importante perché finalmente si è entrati nel merito della messa in sicurezza e non solo. Pensiamo di aver chiarito le tematiche legate alla concessione, assegnata in seguito ad una gara comunitaria, ai lavori in house, previsti nel contratto, e alle tariffe» ha detto Mauro Fabris, vice presidente del Cda di Strada dei Parchi Spa. «Abbiamo dato disponibilità al ministro Toninelli ad affrontare il tema delle tariffe – ha aggiunto - che comunque per una soluzione definitiva è legato all'approvazione del piano economico finanziario (Pef) che attendiamo dal 2013. Il tema delle tariffe è complesso e speriamo, come auspicato davanti ai sindaci, che ci si possa trovare con il Ministero ad affrontare la questione evitando semplificazioni politiche - spiega -. Abbiamo chiarito al rappresentante dei sindaci che protestano per i pedaggi che la classificazione delle autostrade fu fatta dal Ministero e che è evidente ad esempio che la declassificazione di tratti di montagna e pianura certamente penalizzerebbe le zone di montagna».
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