Auto in fiamme vicino Chieti: Nicola Di Crescenzo muore nel rogo a 59 anni, lascia due figlie

L'uomo si sarebbe dato fuoco per problemi economici

Auto in fiamme: Nicola muore nel rogo di mille gradi. Lascia due figlie
di Alfredo d'Alessandro
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Sabato 4 Marzo 2023, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 11:45

È morto nell'abitacolo della sua Panda Van diesel, carbonizzato da un rogo che ha sviluppato una temperatura di mille gradi: Nicola Di Crescenzo, 59 anni a luglio prossimo, ieri poco prima delle 7 da Guardiagrele (Chieti) era arrivato su via Pomaro, contrada di Roccamontepiano, ma in territorio di Casalincontrada, quando un automobilista ha visto le fiamme sprigionarsi dentro l'abitacolo e ha dato l'allarme. L'auto, che era con la parte anteriore contro il guard rail ma neanche troppo danneggiata, è bruciata, ridotta a ferraglia, cancellato anche il grosso stemma dell'Inter sulla cappotta. Si sono salvate incredibilmente la targa anteriore, "nascosta" dal paraurti, e la cinta dei pantaloni, che ha permesso alla moglie di identificare quel corpo sul sedile lato guida, la cintura di sicurezza allacciata.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri anche con la sezione scientifica e il medico legale Cristian D'Ovidio per una ricognizione a cui seguirà l'autopsia disposta dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca titolare dell'inchiesta.

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Dopo l'iniziale ipotesi dell'incidente, ha preso corpo quella del suicidio, alla luce delle indagini che hanno riscontrato il recente acquisto della benzina usata per accendere il rogo.

Di Crescenzo, esperto in opere in pietra, sposato, due figlie e nonno, sembrava però sereno. Un gesto volontario, se così fosse, legato a problemi economici. Lavorava per un'impresa edile di Guardiagrele, ma da una settimana non era andato a lavoro e respingeva le telefonate dell'impresa: nessun problema con l'attuale committente il quale cercava di capire cosa gli stesse accadendo proprio per aiutarlo.

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L'altro ieri sera Nicola aveva detto a un dipendente dell'impresa che si sarebbero visti ieri pomeriggio. Invece è uscito di casa poco dopo le 6 con gli abiti da lavoro ed ha preso la strada verso il cantiere, poi l'epilogo drammatico. I carabinieri hanno già sentito alcune persone. Dai racconti sul posto, è emerso che Nicola e il fratello Domenico, che con una ditta propria sta lavorando per la stessa impresa, ma che era fermi per problemi a una spalla, nei giorni scorsi avevano avuto una discussione. Sgomento nelle parole dei sindaci di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, e di Roccamontepiano, Dario Marinelli, giunti sul posto. Questa mattina una informativa completa sarà sulla scrivania del Pm che potrebbe procedere per istigazione al suicidio qualora venisse definitivamente scartata la pista dell'incidente stradale.

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