Assorbente fuori posto, le dipendenti «dicano chi ha il ciclo». Sindacati dall'avvocato

Assorbente fuori posto, le dipendenti «dicano chi ha il ciclo». Sindacati dall'avvocato
di Paolo Vercesi
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Giovedì 28 Aprile 2022, 08:31

«Non ha solo chiesto di sapere chi avesse lasciato l'assorbente fuori del cestino, ma ha anche preteso la lista delle dodici commesse che quel giorno erano di turno, minacciando provvedimenti disciplinari e lo stop al rinnovo dei contratti». La Filcams Cgil ha svelato nuovi e sconcertanti dettagli in merito a quanto accaduto due settimane fa in un supermercato di Pescara nei confronti delle dipendenti. Tutto per un assorbente lasciato fuori da un cestino, peraltro non nel bagno della clientela ma in quello dello spogliatoio del personale. Insomma, sarebbe bastato un rimprovero, un invito a fare attenzione e chiuderla lì. Invece è partita un'azione che i sindacalisti Lucio Cipollini e Davide Urbano, della Filcams Cgil di Abruzzo e Pescara, hanno raccontato come una rappresaglia.

«Così ci è stata raccontata da chi ci ha segnalato il fatto - hanno confermato ieri in conferenza stampa - con tanto di registrazione audio trasmessa per whatsapp ai capireparto del supermercato in cui si minacciava di calare le mutande alle commesse per scoprire chi quel giorno avesse il ciclo e potesse aver gettato l'assorbente fuori dal cestino. Non sappiamo se si sia proceduto a tale ispezione - hanno detto -, sappiamo però che il 14 aprile i bagni del personale sono rimasti chiusi».

I sindacalisti hanno rimesso la questione all'ufficio legale per portare il caso all'attenzione della Procura ma al tempo stesso hanno invitato i dipendenti a denunciare questo e altri casi di vessazione «sempre più frequenti» hanno detto Cipollini e Urbano.

Non è stato tuttavia precisato chi abbia pronunciato quelle frasi terribili verso le dipendenti: «Non sappiamo se fosse la titolare, di certo era una responsabile». Soprattutto era una donna, da cui era lecito attendersi più comprensione e tolleranza di fronte a un infortunio del genere. 


«Una vicenda profondamente grave, se i fatti verranno confermati - hanno dichiarato Lisa Vadini e Daniele Marinelli, responsabili rispettivamente lavoro ed economia del Pd abruzzese, esprimendo sdegno e preoccupazione ma anche solidarietà alle dipendenti. «Riteniamo inaccettabile ogni atteggiamento vessatorio nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici e in questo caso la vicenda sarebbe ulteriormente aggravata dai toni particolarmente sgradevoli, spregiudicati e violenti che sarebbero stati utilizzati e che sono stati denunciati dal sindacato».
 

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