Assorbente fuori dal cestino, audio choc della titolare di un supermercato: «Voglio il nome di chi ha il ciclo oggi»

Tensione nel market abruzzese

Assorbente nel cestino, audio choc della titolare di un supermercato: «Voglio il nome di chi ha il ciclo oggi»
di Paolo Vercesi
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 16:14

La dirigente di un supermercato di Pescara trova un assorbente usato lasciato fuori del cestino del bagno delle dipendenti e scatena una caccia alla responsabile, con tanto di audio choc inviato ai capireparto: «Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io». È un episodio sconcertante quello di cui è venuta a conoscenza la Filcams Cgil e sul quale il sindacato andrà a fondo in una conferenza stampa convocata per oggi. L’attenzione è concentrata sulla titolare ovvero sulla dirigente del supermercato - sarebbe lei l’autrice dell’audio registrato - ma l’aspetto più grave, rivela ancora il segretario regionale Filcams per Abruzzo e Molise, Lucio Cipollini, è nello sviluppo della vicenda: «Visto il rifiuto delle lavoratrici a comunicare quanto richiesto, la violenza verbale si è poi tramutata in fisica quando si passati dalle parole ai fatti». Il nome della presunta dipendente che avrebbe lasciato l’assorbente fuori dal cestino non è venuto fuori. «Si tratta dell’ennesimo caso di vessazioni e soprusi nei confronti di lavoratrici e lavoratori del commercio che la Filcams Cgil vuole denunciare» ha aggiunto Cipollini, confermando l’intenzione di procedere con una denuncia in Procura e con una serie di iniziative sindacali. A quanto pare, quanto avvenuto nel supermercato non è che uno dei tanti, troppi casi in cui i lavoratori nel settore del commercio finiscono per soccombere.

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«Dalla nostra rete di monitoraggio emergono situazioni, in generale e in particolare, che denotano quanto il personale sia esposto a vessazioni - ha spiegato ancora il segretario regionale Filcams Cgil, Lucio Cipollini -. Ma mai si era arrivati a un fatto tanto grave come quello del supermercato con quelle parole sconcertanti da parte della titolare».

Il fatto risalirebbe a un paio di settimane fa e il sindacato è riuscito a mettere le mani sulla registrazione del messaggio audio inviato ai capireparto. «Commesse e commessi dei market sopportano carichi di lavoro pesanti in un commercio che a causa della pandemia si muove ormai a due velocità - ha proseguito Cipollini con una rapida radiografia delle difficoltà del settore -. Le attività della piccola e media distribuzione vantano fatturati significativi perché si è tornati alla spesa quotidiana nel negozio di vicinato. Regge con buoni risultati anche la grande distribuzione, ma, restando in quest’ambito, soffrono gli ipermercati che si reggevano sulla grande spesa settimanale o quindicinale. Ma a risentire ancora di più della congiuntura legata alla crisi sono il settore tessile e l’elettronica» ha concluso il segretario regionale Filcams Cgil. Situazioni di crisi o di difficoltà che non possono in alcun modo giustificare questi atteggiamenti». 

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