Aspi: «Niente terza corsia sull'A14». Marsilio scrive al governo: «E' inaccettabile»

L'A14
di Stefano Dascoli
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 15:09

L'AQUILA «Il potenziamento dell'A14 non è inserito nei nostri interventi». E' stato l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, a fornire un elemento di chiarezza decisivo sulla tanto invocata realizzazione della terza corsia lungo la dorsale adriatica, e quindi anche abruzzese, dell'A14.

A favore di quest'opera si sono spesi, nel tempo, anche i governatori. Compreso Marco Marsilio, spinto soprattutto dalla situazione di emergenza che si è creata in modo particolare la scorsa estate, quando a causa delle limitazioni allora imposte dalla Procura di Avellino che indaga sulle barriere di protezione, si crearono code chilometriche. Circostanza che ha portato Aspi a mettere in piedi un piano articolato per la loro sostituzione che proprio ieri Tomasi ha confermato. L'ad ha parlato nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il piano industriale 2020-24.

Sollecitato proprio sul tema A14, ha detto: «Il potenziamento non è inserito, ma questo non vuol dire che nella prossima rivisitazione del piano, che ricordo viene approvato ogni cinque anni, non si possa farlo. Il problema è di pianificazione: è necessario che noi ne abbiamo una di medio-lungo termine per essere certi di intervenire su tutti quelli che sono gli asset del Paese. E' importante che quello che abbiamo definito oggi incominci ad accadere».

A questo proposito Tomasi ha citato il caso della Gronda di Genova: «Oggi è un'opportunità persa: se ci fosse stata, e sarebbero serviti 10 anni, una serie di problematiche non esisterebbero. Lo dico senza dare colpe a nessuno. Il sistema Paese deve avere la capacità di mettere a terra quello che pianifica». 


LE TAPPE

Il governatore Marsilio, promotore di un progetto infrastrutturale che coinvolga Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, ha invocato una nuova corsia dell'A14 l'ultima volta in autunno, dopo l'estate infernale: «L'autostrada è vecchia e superata, anche qui si scontano decenni di ritardo. La terza corsia non può interrompersi nelle Marche». Va registrato che a luglio c'era stata l'apertura del ministro Paola De Micheli (Pd): «Dall'analisi che le strutture del Mit stanno effettuando, sul piano economico finanziario presentato da Autostrade per l'Italia, si sta approfondendo tale aspetto per addivenire quanto prima alla realizzazione».

Per il momento, questa è la sintesi emersa ieri da Aspi, la terza corsia A14 non è in agenda, ma Tomasi ha aperto una riprogrammazione futura e non va dimenticato che la questione è, evidentemente, anche nelle mani del Mit, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che può ritenere di investire in altra forma in un'opera che dovesse considerare strategica. 

L'EMERGENZA

Sul fronte del piano di sicurezza per le barriere, sempre sulla stessa tratta, l'ad di Aspi ha detto che «ci sono già i primi cantieri attivi»: «Abbiamo sottoposto decine di progetti definitivi che sono in approvazione da parte del Ministero ha aggiunto Ho dato personalmente l'indicazione che fossero comprate tutte le barriere, in modo tale da averle tutte a bordo ponte.

Abbiamo strutturato Pavimental affinché possa partire appena arriveranno le autorizzazioni. Siamo a pronti a cantierizzare. Riconosco che le barriere hanno creato un grandissimo disagio sull'A14».

Aspi ha annunciato, inoltre, anche quali e quanti saranno gli investimenti sulle manutenzioni previsti entro il 2038. Si tratta di un totale di 400 milioni di euro. Di questi, 130 serviranno per le opere d'arte, 90 per le pavimentazioni, 40 per la sicurezza, 30 per le operazioni cosiddette invernali, altri 30 sono previsti per forniture e manutenzioni varie. Infine 80 sono destinati alla voce Altre asset class. 

MARSILIO: «INACCETTABILE»

 “Apprendo con forte disappunto da notizie di stampa che Aspiintende rinviare alle calende greche la realizzazione della terza corsia sulla A 14 nella tratta dalle Marche fino alla Puglia – ha scritto il Presidente Marsilio in una lettera indirizzata al Presidente Conte e al Ministro De Micheli – opera che noi Regioni riteniamo prioritaria e strategica per rendere anche la fascia adriatica centro meridionale parte integrante del sistema infrastrutturale del paese. Il Governo respinga tale piano. La fascia adriatica in particolare già sconta decenni di ritardo – ha sottolineato Marsilio – e non possiamo attendere un altro lustro solo per cominciare a parlare di questo potenziamento. L’inclusione nella Core Network, cioè nella Rete Centrale, della sezione “Ancona-Bari” lungo l’asse adriatico va sostenuta con fatti concreti e la volontà di fare investimenti e di avviare un potenziamento infrastrutturale è necessaria affinché l’Europa prenda in seria considerazione tali proposte – ha concluso Marsilio – tornando a sollecitare un incontro con il Governo su tale tema”.

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