Teschi, gioielli e borse: tra la vita e la morte, una mostra all'Aquila contro le violenze e i soprusi sulle donne

Le artiste Mariella Purificati e Giorgia Evangelista
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Martedì 29 Giugno 2021, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 17:24

Teschi colorati, donne in croce coperte di fiori, la vita e la morte che prendono colore nelle opere d’arte, nei gioielli, nelle borse delle due artiste aquilane Mariella Purificati e Giorgia Evangelista. Mariella  e Giorgia sono due insegnanti aquilane, accomunate dalla passione per l’arte, la cultura, per le opere d’arte che veicolino anche messaggi importanti  e si stanno organizzando per portare in città un'esposizione delle loro opere d’arte.

Mariella Purificati, insegnante nella scuola dell'infanzia di Civitatomassa (Scoppito), ha conseguito un master in Gestalt Counseling per la facilitazione dei rapporti interpersonali e lo stare bene con se stessi e con gli altri. «Fermamente convinta che educare al gusto del bello sia fondamentale sin dalla più tenera età per lo sviluppo di un proprio gusto personale, per l'esternazione di emozioni e vissuti e il superamento di malesseri e disagi» ha alle spalle innumerevoli laboratori di arte e manualità creativa con bambini, ragazzi e adulti. Dotata di brillante inventiva e fantasia, utilizzando i più svariati materiali, realizza gioielli e accessori particolari che espone e vende in numerose mostre mercato. Estrosa e originale, fa dei fervidi colori il proprio biglietto da visita insieme alla simpatia di cui ha dato sfoggio in alcuni spettacoli teatrali e nella sua partecipazione sulle reti Mediaset alla trasmissione Avanti un altro, in cui ha tenuto testa a Paolo Bonolis con spiccata ironia e allegria (in foto).

Giorgia Evangelista, aquilana, è insegnante al liceo artistico V Bellisario di Avezzano, in un laboratorio della figurazione pittorica. Tante le mostre sul territorio abruzzese e nazionale: tra le più importanti partecipazione ad Arte Fiera Genova 2020, mostra al Palazzo Zenobio a Venezia, parallelamente alla Biennale.

Una mostra che potrebbe essere anche itinerante nei cortili e nei palazzi cittadini che si adattano particolarmente al messaggio delle due creative. «Pensiamo a forme artistiche che siano un po’ un campanello, un qualcosa che possa far riflettere - dicono Mariella e Giorgia - i numerosi fatti di cronaca ci confermano ogni giorno quanto la donna sia messa delle volte al margine e sia soprattuto vittima di soprusi e violenze». Colori che si mescolano insieme, tinte forti, immagini tra la vita e la morte, un richiamo forte e potente all’arte messicana che ha fatto del teschio una vera e propria opera d’arte.


Opere che non sono solo quadri o sculture, ma anche borse, collane, bracciali, anelli e orecchini: a far da fil rouge la morte, anche nel suo aspetto più crudo, come nel quadro dove una donna dalle forme generose viene messa sulla croce.

Per Mariella e Giorgia «la vita prende un valore incredibile quando la mettiamo davanti alla morte: il tempo vitale diventa un bene raro, contato, prezioso. Il teschio e la rosa, insieme, raccontano proprio questo. Per noi è comunque arte che diventa anche mezzo di comunicazione».

«La cultura messicana - spiega Giorgia - immagina il regno dei morti come un mondo allegro e colorato, pieno di vitalità e di gioia. Trasformare la morte in un momento felice è un’idea geniale e profonda».

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