Coronavirus, un'arena mobile con posti distanziati per l'estate di Francavilla

Coronavirus, un'arena mobile con posti distanziati per l'estate di Francavilla
di Monica di Pillo
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Sabato 6 Giugno 2020, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 09:07

Una rotonda sul mare quest’estate dovrà cedere il posto ad un’arena mobile e che sia vista mare o collina poco importa, perché l’importante è che salverà alcuni eventi cult dell’estate di Francavilla (Chieti). Tra questi un posto di rilievo occupa il Blubar Summer Festival, che quest’anno spegne 18 candeline e dopo tre stagioni all’Asterope torna in piazza Sirena, luogo in cui è nato, con il duplice intento di diventare l’emblema della rinascita del settore dello spettacolo, ma anche dell’intera filiera, piegata dalla pandemia.

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L’arena mobile, chiamata Love Arena, come simbolo di amore per la città che vuole tornare a vivere, sarà recintata, potrà ospitare fino a mille posti a sedere, rispettando le norme del distanziamento fisico. “Abbiamo pensato di realizzare questa arena all’aperto a norma, itinerante e - conferma il sindaco Antonio Luciani - modulabile fino a mille posti, da mettere a disposizione per gli eventi dell’amministrazione, ma soprattutto delle associazioni che, con le loro manifestazioni, hanno contribuito alla crescita della nostra città. La struttura sarà realizzata in economia perché abbiamo le attrezzature necessarie”.

Tra gli eventi salvi, Filosofia a mare e di certo dal 5 fino al 9 agosto il Blubar Summer Festival. “Sarà un compleanno di 18 anni particolare, ma - spiega l’ideatore e presidente dell’associazione Blubar Maurizio Rapino, affiancato dal braccio destro Graziano Rapino - punteremo sul messaggio di speranza che la musica ha sempre divulgato. Avremo grandi protagonisti della musica d’autore, grazie alla collaborazione di tutti i membri dell’associazione, del direttore artistico Maurizio Malabruzzi, affiancato da Marino Bartoletti e dell’amministrazione. Torneremo in piazza Sirena, con la Love Arena, ringraziando tutti i commercianti dell’Asterope che ci hanno accolto a braccia aperte in questi tre anni. L’idea è quella di far diventare il Blubar Summer Festival un evento itinerante. Sarà una bella rassegna, in cui daremo una boccata d’ossigeno anche a tutti gli artisti e ai membri della filiera dello spettacolo. Unica incertezza la possibilità di effettuare il doppio concerto, ma attendiamo di interpretare meglio le norme”. Insomma, per citare una frase tanto cara a Malabruzzi: “La musica ci salverà e se non lo farà, vuol dire che non era quella buona”.

Ma non sarà il caso del Blubar Summer Festival. 

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