Pedopornografia e atti sessuali: aquilano condannato a 10 anni

Pedopornografia e atti sessuali: aquilano condannato a 10 anni
di Marcello Ianni
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 08:46

Quando gli agenti della Polizia postale dell'Aquila avevano varcato nel gennaio dello scorso anno la porta della sua abitazione non aveva mostrato alcuno stupore nonostante le pesanti accuse mossegli: atti sessuali con una minorenne e produzione di materiale pedopornografico. Così per un giovane maggiorenne aquilano, N.M., residente nella frazione di Preturo, erano scattate le manette. Ancora in carcere il giovane è stato recentemente condannato a 10 anni di reclusione da parte del Tribunale di Catania, nonostante la richiesta più mite del Pm (in veste di Direzione distrettuale che ha coordinato la delicata indagine) a 6 anni di reclusione.

Le investigazioni della polizia postale di Ragusa erano state avviate dopo la denuncia della madre di una bambina di nove anni, che vive nella provincia Iblea, che sarebbe stata adescata dal giovane, utilizzando due social network: Instagram e WhatsApp. L'imputato, secondo l'accusa, avrebbe indotto la minore a inviargli immagini e video a contenuto pornografico.

L'arrestato, contestava la Procura di Catania, sarebbe riuscito a conquistare la fiducia della bambina convincendola a intrattenere con lei giochi erotici online. Diversi sono anche i video di autoerotismo che sarebbero stati inviati dal giovane alla minore. L'indagato avrebbe avanzato anche richieste sessuali al fine di ottenere immagini di pornografia minorile. I fatti oggetto di contestazione risalivano a poche settimane prima della denuncia, quando la mamma della bambina visionando il cellulare della ragazzina si era accorta dei contenuti di natura pedopornografica. Da lì, senza non poche difficoltà, la donna era riuscita a farsi raccontare dalla figlia il perché di quel suo improvviso cambiamento di atteggiamenti all'interno della sfera familiare.

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