«Mi aspettavo un risultato del genere – ha commentato a caldo Alesse -, non mi ha sorpreso. Sono soddisfatto e contento. Il percorso istruttorio che ho seguito mi dava numeri di questo tipo. Sono felice, ringrazio chi mi ha eletto nei vari dipartimenti». L’esito consegna un Ateneo non diviso, come in precedenza era accaduto. «Il risultato mi legittima – ha aggiunto Alesse – L’ho accolto con orgoglio e voglia di corrispondere. Questo è il momento della responsabilità, di ricompensare chi ha riposto la sua fiducia nei miei confronti, con atteggiamenti adeguati e consoni al ruolo istituzionale. Siamo accademici e accademici dobbiamo rimanere».
Il neo rettore ha commentato positivamente soprattutto l’affluenza: «Mi riempie di soddisfazione. L’Ateneo ha fatto un ragionamento e avrà maturato una decisione. L’Università è un elemento centrale: se funziona, funziona anche la città. La prima cosa? Non ce ne sarà una sola, ma una serie. Partiremo con una revisione regolamentare, con elementi di novità, di rilancio di una politica seria di sostenibilità. Partiremo dalla sicurezza e dal rispetto delle diseguaglianze».
Tra i primi a complimentarsi con Alesse il sindaco, Pierluigi Biondi: «Esprimo al professor Edoardo Alesse sincere congratulazioni per l'affermazione elettorale e i migliori auguri di buon lavoro per il prestigioso incarico di rettore dell'Università degli studi dell'Aquila. A lui è affidato l'importante compito di mantenere e migliorare gli standard qualitativi dell'offerta formativa di una istituzione che è centrale nella strategia di rilancio di un intero territorio. - aggiunge il primo cittadino - Sono certo che il dialogo e il reciproco supporto tra Comune dell'Aquila e Università proseguirà anche con la rinnovata governance. Un caro saluto, infine, anche all'altro sfidante per la carica di rettore, il professor Carlo Masciocchi, e alla rettrice uscente, Paola Inverardi, con la quale in questi due anni si è instaurato un rapporto di stima, collaborazione e sintonia nel comune interesse della valorizzazione dell'Aquila come città della conoscenza».
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