Sequestrati indumenti del presunto violentatore minorenne ma anche delle sue vittime, mentre si continua a scavare nella vita del ragazzo a caccia di possibili altri casi oltre a quelli già portati a galla di recente. Proseguono senza sosta le indagini nei riguardi del 15enne nato all'Aquila ma di origine rumena, per il quale recentemente si sono aperte le porte del carcere minorile di Roma con le pesante accusa di aver violentato tre ragazze minori, anche loro aquilane ed in una circostanza di aver tentato di rapinare un coetaneo.
E' indiscrezione che gli agenti della Squadra mobile hanno sequestrato gli indumenti del minorenne ma anche quelli indossati dalle vittime nei momenti in cui gli incontri amicali si sarebbero trasformati per le tre ragazzine (di cui una appena 13enne) in atti di violenza sessuale. Proprio per non lasciare nulla di intentato vista la delicatezza dell'argomento e soprattutto dell'età dei ragazzi coinvolti, gli investigatori vogliono verificare eventuali tracce ematiche e di Dna che possano in qualche modo chiarire ulteriori aspetti che magari in questa fase iniziali potrebbero non essere chiariti.
Nel frattempo si è in attesa delle risultanze investigative sui contenuti (messaggi e foto) sul telefono cellulare del minore indagato, sul quale si continua a scavare sul proprio passato, riguardo sempre i suoi contatti con altri minorenni, sotto i Portici di San Bernardino, luogo di ritrovo di molti ragazzi e recentemente appunto teatro (nelle sue vie adiacenti) di tre violenze sessuali, avvenute in pieno giorno, ai danni di altrettanti ragazzine.
E' stata una di loro (assistita dall'avvocato Massimo Costantini) a presentare denuncia dopo poco essere stata violentata dal 15enne mentre si trovava ancora sotto i Portici di San Bernardino.
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