Perdonanza, il giorno del corteo
Petrocchi: «Il papa venga all'apertura dei lavori del Duomo»

Perdonanza, il giorno del corteo Petrocchi: «Il papa venga all'apertura dei lavori del Duomo»
di Antonella Calcagni
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Lunedì 28 Agosto 2017, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 20:18

L'AQUILA - Un invito al papa a venire in città per l'apertura dei lavori del Duomo. O più in là. Lo ha rivolto l'arcivescovo Giuseppe Petrocchi nel corso della giornata clou della Perdonanza, quella del corteo e dell'apertura della Porta Santa, in chiusura della Messa.
 


ll corteo continua a raccontare da anni la fedeltà degli aquilani alla Perdonanza e a Celestino. Presenta il modello sociale della città di quel tempo arricchendosi di anno in anno di nuove scene di vita quotidiana diventando specchio del territorio. Impeccabile anche per questa edizione la “regia” di Giovanna Di Matteo che sogna di inserire nel corteo per gli anni a venire i mestieri del contado. Minore quest'anno la presenza delle delegazioni storiche ospiti, compensate da una più massiccia partecipazione dei gruppi del territorio. Immutato il fascino della sfilata per gli aquilani che hanno partecipato in gran numero e coinvolgimento all'evento. L'applausometro è andato forte al passaggio dei bambini e degli sbandieratori.

Emozione palpabile, compensata dagli applausi, da parte dei tre figuranti chiave del Corteo: Giorgia Ghizzoni (Dama della Bolla), Davide Romano (Giovi Signore) e Eleonora Colantoni (Dama della Croce). Non meno emozionato il sindaco Pierluigi Biondi alla sua prima Perdonanza. Meno folto il corteo Civile, il Comitato quest'anno ha fissato a 5 il numero per ogni delegazione rappresentata.
 
 

Un accorgimento che ha reso meno noioso per il pubblico il passaggio del lungo serpente umano che si è snodato da palazzo Fibbioni fino alla basilica di Collemaggio. Qui i fedeli, per assistere alla messa, hanno dovuto rispettare le ingenti misure di sicurezza relative alla suddivisione del prato nei quattro settori delimitati dalle transenne anti ribaltamento. Un sacrificio ripagato dalla possibilità non solo di lucrare l'indulgenza, ma di rivedere per la prima volta dal sisma la navata centrale della basilica di Collemaggio oggetto degli interventi di restauro da parte di Eni. Tempi un poco più dilatati rispetto alle edizioni precedenti. A rappresentare il governo c'era il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi; registrata, fra gli altri anche quest'anno la presenza dell'ex sottosegretario, Gianni Letta. Toccante l'Omelia del cardinale Bassetti "Questa mattina, nel corso di una breve visita nel centro storico – ha detto ai tanti aquilani presenti nel piazzale di Collemaggio - ho potuto vedere di persona le ferite ancora sanguinanti, che provocano un dolore profondo. Il dolore per la perdita dei propri amici e parenti. Il dolore per una città colpita nelle sue strade, nei suoi edifici, nella sua identità. Voglio esprimere con semplicità, ma con sincera partecipazione, la vicinanza di tutta la Chiesa italiana alla popolazione de L’Aquila. Alla nostra preghiera associamo le vittime del recentissimo terremoto di Ischia, alle quali non deve mancare tutto il nostro affetto e la nostra concreta solidarietà. Un vivo ricordo anche delle popolazioni terremotate del Lazio e delle Marche che, a Dio piacendo, visiterò nei prossimi giorni, dopo essere stato più volte nella cara città di Norcia". 

 

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