L'Aquila, sgominata un'altra baby gang: cinque misure cautelari

Operazione congiunta di carabinieri e Polizia nei confronti degli ospiti di un centro di accoglienza

L'Aquila, sgominata un'altra baby gang: cinque misure cautelari
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 12:45

L'AQUILA - Furto, danneggiamento di auto, ricettazione, rapina, tentata rapina, estorsione e lesioni ai danni di coetanei: sono i reati di cui sono accusati i minori oggetto della nuova operazione condotta dei carabinieri del Comando provinciale dell'Aquila e della Squadra mobile della Questura.

Dalle prime ore di questa mattina sono state eseguite cinque misure cautelari, tra custodia in carcere e collocamento in comunità, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori dell'Aquila.

Provvedimenti che scaturiscono da un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.

I destinatari delle misure sono ospiti di un centro per minori stranieri non accompagnati dell'Aquila . Si tratta di egiziani e tunisini tra i 16 e i 17 anni. Un minore non è ancora stato rintracciato.

Fondamentali sono state le testimonianze degli operatori della struttura, ma anche i riscontri della videosorveglianza.

Le vittime avevano paura di denunciare per  il timore di ritorsioni. 

I PRECEDENTI - I reati, consumati tra gennaio e febbraio di quest’anno, si vanno ad aggiungere ad una schiera di altri gravi delitti che hanno destato clamore pubblico e per i quali fatti la Procura dei Minori e gli stessi militari dell’Arma e agenti di Polizia furono già chiamati a intervenire alla fine dello scorso anno e, più recentemente, agli inizi di quello corrente.

In tali casi vennero anche eseguite misure cautelari nei confronti di 15 minori stranieri, alcuni dei quali neomaggiorenni, ritenuti responsabili di spaccio di stupefacenti, rapine e estorsioni ai danni di coetanei alloggiati nella stessa casa famiglia, ovvero avvicinati casualmente presso il terminal di Collemaggio.

LA SINERGIA - Le indagini culminate con l’operazione odierna rappresentano l’efficace coordinamento della Procura dei Minori che ha permesso agli investigatori di ricostruire, anche attraverso attività tradizionali di polizia giudiziaria, il fenomeno criminale considerato.

Ne è conseguita la necessità di un nuovo intervento repressivo da parte delle Autorità, che si pone anche a supporto di un’azione riabilitativa dei minori coinvolti nella vicenda.

SETTE RAPINE - Quattro dei soggetti destinatari della misura della custodia in carcere, compreso l’unico sottoposto al collocamento in comunità, sono stati raggiunti dai Carabinieri della Stazione di L’Aquila e hanno ricevuto notifica dell’ordinanza che li vede come presunti responsabili di 7 rapine commesse all’interno della casa famiglia in danno di minorenni, laddove, con l’uso della violenza, si sarebbero impossessati di cellulari e somme di denaro, minacciando poi le vittime di gravi ritorsioni in caso di denuncia alle forze dell’ordine. Gli stessi minori, come riscontrato dai militari della Stazione di Pizzoli, anch’essi impegnati belle indagini, avrebbero anche agito all’esterno della struttura ospitante trafugando oggetti e valori dall’abitacolo di decine di auto in sosta lungo le vie cittadine del comune di Pizzoli e L’Aquila.

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