L'AQUILA - Insieme ad altri cinque ragazzi poco più che ventenni (di cui uno ancora non identificato) aveva tirato fuori un coltello a serramanico, per prendere di forza un minore mentre questi camminava lungo i Quattro Cantoni all'altezza di una kebabberia: era stato trascinato in una via laterale e preso a botte per essere derubato del telefono cellulare.
Si allunga la lista dei giovani rapinatori finiti nella rete dei carabinieri della Compagnia, della stazione dell'Aquila e di Assergi dopo la richiesta di aiuto arrivata al centralino del 112 da parte di un minore tunisino poco prima rapinato dalla gang.
Il Gip del Tribunale, Marco Billi, a seguito dell'identificazione del giovane, ha disposto per lui la misura custodiale del carcere ritenendolo (già arrestato per spaccio di droga) a capo del gruppetto di rapinatori e aggressori che il 9 gennaio scorso aveva provocato paura nel centro città e che grazie a qualche adulto si è evitato che la rapina potesse degenerare per la vittima in un qualcosa di ancora più grave.