Messina Denaro è morto nella notte all'ospedale dell'Aquila: il super boss aveva 61 anni

Il decesso alle 3 di stanotte, era da giorni in coma irreversibile

Messina Denaro è morto nella notte all'ospedale dell'Aquila: il super boss aveva 61 anni
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Lunedì 25 Settembre 2023, 04:44 - Ultimo aggiornamento: 05:34

L’AQUILA Matteo Messina Denaro è morto. Il super boss della Mafia, 61 anni,  è deceduto intorno alle 3 di stanotte di all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove era ricoverato dallo scorso 8 agosto per l’aggravarsi della situazione di salute legata al tumore al colon che aveva scoperto nel 2020.

L’ex padrino di Cosa Nostra ha vissuto gli ultimi giorni della sua esistenza sotto profonda sedazione, con i medici che via via hanno allentato le cure per la terapia del dolore, così come il boss stesso aveva chiesto nel suo testamento biologico. Sul posto, al San Salvatore, è arrivato il questore dell'Aquila, Enrico De Simone. 

Il ricovero in ospedale si era reso necessario prima per complicanze di natura urologica e poi per un intervento necessario a curare una occlusione intestinale. 

 

A seguito di questa ultima operazione era stato trasferito per molti giorni nel reparto di Terapia intensiva, prima dello spostamento finale in quello riservato ai detenuti, in un’ala dell’ospedale sorvegliata giorno e notte da decine e decine di agenti delle forze dell’ordine. 

COSA ACCADE ORA

Restano ancora riservate le fasi immediatamente successive al decesso. È probabile che sarà effettuata una autopsia prima della riconsegna della salma ai familiari, così come è possibile che il feretro sarà trasferito a Castelvetrano sotto scorta, prima di lasciare le fasi della tumulazione ai familiari.

Matteo Messina Denaro sarà seppellito nella tomba di famiglia accanto al padre, Francesco, morto da latitante. Grande mobilitazione in ospedale, dove le forze dell'ordine presidiano anche l'obitorio. 

IL CARCERE

All’Aquila l’ex capo di Cosa Nostra era arrivato il 17 gennaio scorso, subito dopo l’arresto nella clinica “La Maddalena” di Palermo. Nel carcere delle Costarelle, in zona Preturo, Messina Denaro era stato rinchiuso in regime di 41 bis, ma contestualmente era stata allestita una cella-ambulatorio per sottoporlo alle infusioni di chemioterapia, sotto controllo medico e infermieristico. Quando le sue condizioni sono peggiorate é stato trasferito in ospedale. 

Negli interrogatori in carcere, davanti al procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia e all’aggiunto Paolo Guido, ha risposto sempre in modo sferzante alle domande sulla sua latitanza e sull’appartenenza a Cosa Nostra,  negando i gravissimi addebiti che gli sono stati mossi. E, ovviamente, sostenendo che non avrebbe mai collaborato con la giustizia. 

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