L'Aquila, vigili del fuoco ancora in azione
per spegnere l'incendio di Aragno
Gli usi civici: «Ritardi negli interventi»

L'Aquila, vigili del fuoco ancora in azione per spegnere l'incendio di Aragno Gli usi civici: «Ritardi negli interventi»
di Marcello Ianni
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Mercoledì 2 Agosto 2017, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 15:10
Non molto tempo fa la mano scellerata dell'uomo aveva provato ad appiccare l'incendio nella stessa zona. Ieri c'è riuscita. C'è lo zampino del piromane dietro l'incendio di bosco ad Aragno che da ieri intorno alle 13 sta tenendo con il fiato sospeso non solo i residenti delle due frazioni (compresa quella confinante di Assergi), ma della città tutta, visto che il fumo denso che si è subito innalzato è stato ben visibile da più punti. Un incendio che fin dall'inizio ha assunto i contorni della estrema gravità tanto che lo stesso Comune è stato costretto ad attivare il proprio centro operativo (Coc). «Insieme al comandante provinciale dei vigili del fuoco, l'ingegner Domenico Di Bartolomeo, e al funzionario dello stesso Corpo, Mario Verini ha dichiarato l'assessore alla Protezione civile, Emanuele Imprudente, anch'egli vigile del fuoco abbiamo effettuato un sopralluogo nell'area interessata dal fuoco. Il fronte dell'incendio si estende per circa 3 chilometri e cambia in continuazione per via delle modifiche della direzione del vento. Tuttavia la situazione delle abitazioni più vicine, al momento, è sotto controllo e buona parte di esse, da quanto ci risulta, è disabitata. In ogni caso avevamo già attivato tutte le procedure per evacuare le persone dalle loro abitazioni, in caso di necessità». Una dichiarazione delle 18 di ieri quando nel teatro delle operazioni stavano operando ben cinque mezzi aerei: un canadair e due elicotteri dei vigili del fuoco, un elicottero dei carabinieri-forestale e un CH47 dell'Esercito. Fino al tardo pomeriggio erano stati effettuati 65 lanci sulla zona interessata dal fuoco.
 
 

Per agevolare le operazioni di spegnimento soprattutto degli elicotteri, nei pressi dal campo sportivo di Aragno sono state attrezzate delle vasche di riempimento mentre altri mezzi si sono serviti del piccolo lago sportivo di Tempera. Discorso a parte per il canadair costretto ad allungare fino al lago di Campotosto. Sul luogo delle operazioni sono arrivati anche gli agenti del Corpo forestale dello Stato specializzati nell'individuazione del punto in cui le fiamme si sono sviluppate e degli inneschi utilizzati per appiccarlo. Sembra comunque esclusa la natura accidentale dell'incendio e quella colposa. Infatti il punto in cui le fiamme hanno preso vigore ricade in un tratto di sentiero che si trova sopra il centro abitato della frazione. Qualcuno è andato lì di proposito ed ha messo fuoco. Secondo fonti investigative già in passato qualcuno aveva tentato di dare fuoco in quel tratto di bosco, compresa l'area che si allunga sopra Collebrincioni, bosco salvato per miracolo un mese fa circa, grazie anche all'attività di diversi volontari oltre che di un elicottero dei vigili del fuoco- L'assessore Imprudente ha inteso inoltre ringraziare tutti coloro che ieri hanno operato per tenere sotto controllo l'incendio. «In particolare ha precisato i vigili del fuoco, i carabinieri-forestali, gli addetti della protezione civile regionale e comunale, gli operai il personale del Comune impegnato, le organizzazioni di volontariato e l'esercito».ù

LA POLEMICA - Durissima la nota inviata dall'amministrazione separata degli Usi civici di Aragno: "L’Amministrazione Separata Beni Usi Civici di Aragno, all’indomani dal devastante incendio che ha interessato la pineta a ridosso della nostra frazione, in un territorio di demanio civico, intende porre all’attenzione di tutte le Istituzioni ed Autorità competenti la situazione drammatica che è venuta a crearsi nell’incendio di ieri 1 Agosto 2017: il primo intervento da parte di un solo Canadair c’è stato alle ore 14 e 50 ovvero dopo più di 3 ore dalle prime segnalazioni (ore 12 e 30 circa), addirittura il primo elicottero dei Vigili del Fuoco è arrivato alle ore 16 e 10, dopo quasi 5 ore,  quando ormai il rogo si era già ampiamente sviluppato, arrivando a poche centinaia di metri dalle abitazioni e divorando ettari di pineta, come era prevedibile data la zona impervia difficile da raggiungere con gli automezzi. Non è ammissibile che in un territorio montano e boschivo, immersi nella natura e circondati da Parchi Nazionali, nella cosiddetta Regione Verde d’Europa e nella sua città Capoluogo, non si disponga di velivoli propri per intervenire istantaneamente in simili situazioni, ma bisogna attendere i mezzi da fuori Regione! Basterebbe rendere l’aeroporto di Preturo, attualmente senza una reale funzione, operativo per simili operazioni e strategico per l’intero Centro Italia dotandolo di mezzi idonei, vista la vicinanza al bacino di Campotosto ed ai territori boschivi.
Inoltre la zona di innesco dell’incendio di ieri, a ridosso delle abitazioni, negli ultimi dieci anni è stata interessata più volte da simili tentativi presumibilmente di origine dolosa, purtroppo però non si è mai provveduto all’istallazione di telecamere o foto-trappole per individuare gli eventuali responsabili, mentre oggi il danno è irreparabile.
Tutto ciò non vuole essere una polemica ma un appello, agli Enti ed Organi preposti, a pianificare attentamente tutte le possibili operazioni atte alla salvaguardia del territorio ed assumere idonei provvedimenti".

 
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