L'Aquila, incubo incendi: situazione critica, è caccia ai piromani. L'appello: «Chi sa parli»

L'Aquila, incubo incendi: situazione critica, è caccia ai piromani. L'appello: «Chi sa parli»
di Marcello Ianni
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Sabato 1 Agosto 2020, 08:42
L'AQUILA - Fosso delle Pescine, zona Arischia e Monte Cozza, zona Pettino-Cansatessa. Due punti tra loro non molto distanti, uniti da un unico particolare: stesso orario, (intorno alle 14), in cui sono divampate le fiamme che continuano a provocare molta preoccupazione tra la popolazione.

Mentre la montagna di Arischia continua a bruciare senza sosta, con criticità nello spegnimento generate soprattutto dalla ventilazione, piuttosto sostenuta, all'Aquila ieri si è sviluppato un nuovo preoccupante incendio.

Le fiamme si sono levate alte nella zona tra Pettino e Cansatessa, (Monte Cozza) in un'area che non è troppo distante dalle abitazioni. Per questo motivo anche i residenti si sono mobilitati per tentare di evitare che il fronte possa spingersi vicino alle case. Tra questi anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che non ha perso tempo ad imbracciare una pala.

La voce iniziale (smentita poi dalla stessa Prefettura) di una possibile evacuazione delle abitazioni nella zona più vicina dal vasto rogo, ha provocato molta preoccupazione soprattutto tra gli anziani, due dei quali accompagnati dal personale medico del 118 al Pronto soccorso per le cure del caso.

Le operazioni di spegnimento riprese ieri all'alba per domare l'incendio sulla zona di Arischia con un'accelerazione causa secondo rogo hanno visto la concentrazione in aria di quattro canadair più elicotteri dei vigili del fuoco, della Protezione civile, dei carabinieri-forestali. Utilizzato anche un drone. A terra oltre ai vigili del fuoco, carabinieri-forestali, volontari di protezione civile anche militari del Nono Reggimento Alpini con mezzi cingolati.

Un'attività di soccorso emergenziale encomiabile, destinata secondo alcuni esperti a durare ancora per diversi giorni (salvo possibili piogge) per le temperature alte della stagione, per la tipologia dell'habitat boscosa percorsa dalle fiamme (pino ricco di resina) e dallo spesso letto di aghi e arbusti di sottobosco che tiene vivo il focolaio rendendo necessario l'intervento di squadre a terra.

Sul rogo divampato ieri pomeriggio, anche se considerato un focolaio a sé, non ci sono conferme che possa trattarsi di un gesto volontario anche se l'orario sembra coincidere con quello del giorno precedente. Un residente ha segnalato alla Polizia di aver trovato un possibile innesco: una cannuccia che teneva insieme quattro batuffoli di carta. 

Verosimilmente le raffiche di vento potrebbero aver trasportato pezzi incandescenti di alta chioma che caduti possono aver innescato il secondo grosso focolaio. C'è invece con il passare delle ore la conferma sulla mano dell'uomo nel rogo di Arischia.

L'unità specializzata di repertazione del dell'Antincendio boschivo dell'Aquila è risalita al punto esatto in cui l'incendio ha preso le mosse: Fosso delle Pescine, all'interno del bosco dove è pressoché impossibile l'auto combustione. Non è poi passato inosservato il lavoro svolto dai carabinieri forestali del Parco (oltre alle stazioni di Arischia, Campotosto, Assergi, e l'Aquila) sia nell'aver presidiato durante la notte l'area interessata dall'incendio e segnalato ai soccorritori i sentieri per arrivare agevolmente nelle zone di intervento, ma anche nella salvaguardia di una pianta rara ed autoctona che si trova solo in quest'area: la genista pulchella.

I carabinieri forestali hanno preso anche sei semi della pianta per essere conservati e salvaguardare così la specie. Gli stessi militari lanciano l'appello tra la popolazione verso chi ha notato situazioni o persone sospette nel'orario e nella zona in cui l'incendio è divampato. Informazioni preziose che ad esempio hanno permesso ai carabinieri-forestali nel Pescarese di individuare un presunto incendiario. E' inestimabile il danno arrecato al patrimonio boschivo della nostra Regione ha detto il presidente Marsilio, invitando anche lui, anche in forma anonima, a comunicare qualsiasi informazione sia utile all'individuazione dei responsabili.

Nel frattempo la Procura della Repubblica ha comunque aperto un fascicolo contro ignoti in cui è ipotizzato il reato di incendio colposo. Ieri il problema incendi in città è stato affrontato in una riunione presso la Prefettura alla presenza di rappresentanti delle forze dell'ordine ed esperti, nel corso della quale non sono emerse criticità. La situazione resta sempre molto controllata. Le operazioni sono riprese oggi all'alba. 
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