Appalti sospetti e furbetti del sisma
tra i pensieri delle Fiamme gialle

Appalti sospetti e furbetti del sisma tra i pensieri delle Fiamme gialle
di Marcello Ianni
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Mercoledì 22 Marzo 2017, 16:23
L'AQUILA - È sempre la ricostruzione post sisma con l'ottenimento di fondi illeciti e appalti in odore di mafia, il primo pensiero della Guardia di Finanza. Anche nel 2016 da poco trascorso. Un impegno che ha portato a 1.700 accertamenti antimafia e al riscontro di circa 24 milioni di euro di contributi richiesti e percepiti illegalmente (sugli 83 controllati) con un danno erariale pari a 9 milioni di euro. È quanto è emerso, nel bilancio dell'attività operativa svolta nel 2016 dalle Fiamme gialle in Abruzzo. I dati sono stati forniti dal comandante regionale, generale di brigata Flavio Aniello, affiancato dai 4 comandanti provinciali. Con il terremoto dello scorso agosto nell'Italia Centrale, con i nuovi comuni abruzzesi che sono entrati nel cosiddetto cratere sismico e con lo stanziamento di nuove provvidenze, il generale Aniello ha annunciato, l'avvio di una seconda fase di indagine di contrasto ai furbetti del terremoto.
«Sul terremoto dell'Aquila ha detto il comandante regionale delle Fiamme gialle dovremo lavorare ancora per qualche anno. Quello che abbiamo scoperto è nulla rispetto al mare magnum dei finanziamenti che sono transitati, grazie comunque alla pressione nel controllo che è stato incisivo».
Nel settore del contrasto agli illeciti sulla spesa pubblica, 62 sono stati i milioni di contributi percepiti dagli enti locali, di cui 20 milioni assegnati irregolarmente negli appalti pubblici, 18 i milioni di euro di danni erariali accertati, 1,7 milioni di euro le frodi accertate nella spesa previdenziale, 1,3 milioni di euro, i contributi europei indebitamente percepiti. «Fortunatamente ha detto il generale Aniello - è stato emanato un nuovo codice degli appalti ma finché non verrà metabolizzato dovremo continuare a intervenire». Restando sulla materia, 55 sono state le indagini, 207 controlli, aumentati in modo esponenziale rispetto ai 14 del 2015, 9 le persone denunciate, di cui un pubblico ufficiale. Nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria, 14 le persone denunciate, 2 arrestate, 102 denunciate per reati fallimentari, 37 per reati societari, 29 per reati bancari e finanziari. Sul sommerso il generale Aniello ha annunciato che con l'abolizione dei voucher («legittima decisione politica» ha detto l'ufficiale) il Corpo delle fiamme gialle dovrà «stare più attento». Infine attività sono state svolte contro società abruzzesi che per nascondere la materia imponibile, hanno delocalizzato all'estero le attività.

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