Pescara, bella e infallibile: Alessia ha già nel mirino Tokyo 2020

Pescara, bella e infallibile: Alessia ha già nel mirino Tokyo 2020
di Mila Cantagallo
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Giovedì 1 Settembre 2016, 13:46
PESCARA Suo nonno ha fondato un poligono a Manoppello, suo padre è un ex atleta di tiro a volo e lei è “naturalmente” campionessa. Alessia Iezzi , venti anni, ha vinto pochi giorni fa il Gran Premio d’Italia a Lonato in provincia di Brescia, lo scorso giugno si è aggiudicata la medaglia di bronzo nella fossa olimpica in Coppa del Mondo a Baku in Azebarijan battendo l’australiana Scanlan mentre l’anno scorso l’azzurra ha arricchito il suo palmares con un terzo posto ai Mondiali di Lima e all’Europeo in Ungheria oltre ad un oro ai Mondiali juniores di Lonato.

Sulla scia del successo avuto dall’Italia alle Olimpiadi di Rio con 10 medaglie conquistate , Alessia sogna la convocazione per Tokyo 2020 e scommette su se stessa. «Questo sport mi ha appassionata sin da bambina - racconta la giovane cecchina - sono cresciuta assistendo alle gare di mio padre e osservando tanta gente sparare nel poligono di famiglia. A dieci anni sono stata io a chiedere a papà di insegnarmi ad usare il fucile, in quello stesso anno ho partecipato alla prima competizione classificandomi seconda ed al campionato italiano arrivando prima nella categoria Esordienti. Le soddisfazioni più grandi le ho avute nel 2013 con il terzo posto ai Mondiali juniores di Lima, nel 2014 con il bronzo agli Europei di Ungheria , due anni fa ai Mondiali quando abbiamo battuto il record a squadre e ovviamente nel 2016 , anno che per me non è ancora finito perché in questo mese parteciperò al Campionato Italiano e ai Mondiali Universitari».

Traguardi che ad Alessia Iezzi costano impegno e sacrificio con allenamenti giornalieri di 6-7 ore tra lavoro atletico, tecnico , training psicologico ed esercitazioni. Agli esordi nel poligono, la portacolori del Gruppo Sportivo Carabinieri era seguita da un altro istruttore ma dal 2010, anno in cui suo padre Antonello si è ritirato dall’attività agonistica, è lui ad allenare la figlia e l’altro baby talento di casa Emanuele che a 13 anni ha appena assaporato la gioia del titolo italiano nella categoria Esordienti . A Manoppello Scalo Iezzi gestisce il poligono Sant’Uberto realizzato da suo padre Carmine, aperto a principianti e professionisti come spiega Antonello, direttore tecnico della nazionale giovanile di tiro a volo: «Una parte del nostro lavoro è amatoriale , finalizzata all’ approccio al tiro e all’attività dilettantistica, ma abbiamo anche un valido settore giovanile in collaborazione con la F.I.T.A.V. I nostri ragazzi partecipano a circuiti nazionali, recentemente abbiamo avuto la soddisfazione di Emanuele e Lorenzo Morale giunti rispettivamente primo e terzo nelle categorie Esordienti e Allievi ai Campionati Italiani. Abbiamo un gruppo di 14 tiratori che praticano attività agonistica, un numero che confrontato a sport come il calcio sembra insignificante, ma se consideriamo che in Italia sono 300 gli atleti che rappresentano questa disciplina, credo che stiamo facendo un buon lavoro».
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