Alceo e Maria morti l'uno accanto all'altra per un materasso bruciato

Alceo e Maria morti l'uno accanto all'altra per un materasso bruciato
di Alessandra Di Filippo
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 09:36
Tragedia, ieri, in una villetta dei Colli, a Pescara. Due anziani coniugi: Alceo D'Antonio di 83 anni e Maria Di Benedetto di 78 anni sono stati trovati privi di vita. Uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio, sprigionatosi a seguito di un incendio, sviluppatosi nell'abitazione fra la serata di martedì e la nottata, senza che nessuno si sia accorto di nulla. All'arrivo dei soccorritori, la casa era invasa dal fumo e i due anziani erano riversi a terra, in cucina. Quasi certamente hanno provato a fuggire, ma non hanno fatto in tempo.

Sul posto, insieme ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco, gli agenti della squadra volante della questura, seguiti poi dai poliziotti della scientifica e della squadra mobile, diretta da Dante Cosentino, che si sono occupati degli accertamenti. Da quanto emerso dalle prime indagini, il fuoco si è sviluppato da un materasso. Dal momento che l'83enne fumava non si esclude che abbia potuto lasciare inavvertitamente accesa una cicca di sigaretta che poi ha scatenato il rogo, circoscritto all'appartamento. Gli infissi hanno impedito alle fiamme e ai fumi di fuoriuscire.

A dare l'allarme, ieri pomeriggio poco dopo le 16.30, è stato il genero della coppia. Preoccupato in quanto i due non rispondevano al telefono, si è recato nella villetta, ha aperto la porta che era chiusa a chiave e si è trovato di fronte una scena che non avrebbe mai immaginato. La casa piena di fumo e i suoceri a terra, morti soffocati. Non si sa al momento di preciso quando si sia consumata la tragedia. I due sono stati visti per l'ultima volta martedì sera, intorno alle 20. Un parente ha incontrato la 78enne. Poi più nulla. L'ipotesi è che l'incendio sia scoppiato durante la notte o comunque nella tarda serata. Entrambi gli anziani indossavano il pigiama. Per avere un quadro più chiaro, l'immobile è stato posto sotto sequestro per consentire altri accertamenti. I due corpi sono invece a disposizione dell'autorità giudiziaria. Oggi è prevista una più approfondita ricognizione cadaverica proprio per cercare di capire fra le altre cose a quando risalgano i decessi.
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