L'albero di Natale del Papa arriva dall'Abruzzo, ma il taglio dell'abete è top secret per depistare gli ecologisti

Nessuna pubblicità all'operazione per evitare proteste e azioni di disturbo

Albero di Natale in Vaticano, dall'Abruzzo l'abete per il Papa: ma il taglio è top secret per depistare gli ecologisti
di Antonio Di Muzio e Serena Giannico
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 08:16

CHIETI - Papa Francesco e piazza San Pietro avranno il loro albero di Natale made in Abruzzo. Ma è stata necessaria un'opera di diplomazia impressionante, finita con un'operazione top-secret. La polemica sollevata dagli ambientalisti e la querelle tra il Comune di Rosello, la Regione Molise e la Regione Abruzzo si sono spente ieri con l'individuazione (e il taglio) di un'altra pianta, avvenuto nel silenzio più totale per prevenire azioni di disturbo di politici e ambientalisti. La morale dunque è questa: un abete bianco è stato salvato, un altro abete bianco è stato abbattuto. E così finisce la polemica che in questi giorni si è innescata sull'albero di Natale che farà sfoggio in Vaticano.

LA VICENDA
All'inizio la pianta avrebbe dovuto essere prelevata nel territorio di Agnone, in una zona dove da tempo si stanno effettuando i tagli.

Ma l'esposto firmato da un fotografo naturalista ha portato all'intervento dei carabinieri forestali che all'istante hanno bloccato l'abbattimento dell'abete bianco di Agnone. Perché l'esemplare scelto si trova in un sito protetto e, per la sua rimozione, sarebbe stata necessaria l'autorizzazione della Regione Molise. Ma il Comune di Rosello, che quest'anno donerà la conifera al Santo Padre, non si è arreso. E ieri, nel vivaio forestale regionale Pagliarelle di Palena, in Abruzzo, è stato prelevato l'abete che sarà donato a Papa Bergoglio e che è già in viaggio per il Vaticano.

LA DECISIONE
A ufficializzare l'iniziativa anche il vicepresidente della Giunta abruzzese, con delega ai Parchi e riserve, Emanuele Imprudente. «La Regione - sottolinea - è intervenuta subito e in collaborazione con il Comune di Rosello, il Comune di Palena e i carabinieri del Nucleo biodiversità di Castel di Sangro, ha disposto il prelievo di un esemplare di abete bianco dell'età di 62 anni e dell'altezza di 26 metri, proveniente da attività di coltivazione. Il taglio - sottolinea l'assessore - è stato necessario a causa delle dimensioni e della vicinanza ad alcuni fabbricati. Tra l'altro è stato scelto un abete che rappresentava un pericolo per motivi di sicurezza». E per rassicurare gli ambientalisti la Regione puntualizza che mai «nessun albero sarà prelevato da ambienti naturali».

IL SINDACO SODDISFATTO
Il sindaco di Rosello, Alessio Monaco, soddisfatto, su Facebook dà appuntamento a tutti al prossimo tre dicembre, «quando alle 17, ci sarà la cerimonia di accensione dell'albero, presieduta dal cardinale Fernando Vergez Alzaga, presidente del governatorato della Città del Vaticano». Intanto ieri mattina a Rosello sono state consegnate le decorazioni che addobberanno l'abete, realizzate dagli alunni delle scuole di Quadri, Villa Santa Maria, Pizzoferrato e Castiglione Messer Marino; dai nonni della casa di riposo Sant'Antonio di Borrello e dagli ospiti della struttura psichiatrica riabilitativa Quadrifoglio. Presente anche il prefetto di Chieti, Armando Forgione, oltre a diversi sindaci del territorio. «Apprendo che il Comune di Rosello ha rinunciato al taglio dell'abete bianco secolare di Monte Castel Barone - esulta il fotografo naturalista Dario Rapino, che da due anni lotta per evitare quello che non ha esitato a definire un albericidio - La vicenda si conclude con uno storico, emozionante esito. Aver salvato un albero così importante è motivo di grande gioia, seppure un po' offuscato dal ripetersi di una tradizione tribale a cui prima o poi bisognerà porre fine».

LA BATTAGLIA
La battaglia per salvare il primo abete bianco partì già due anni fa, con una lettera a Papa Francesco scritta dallo stesso Rapino, che ha geolocalizzato l'abete chiarendo in maniera definitiva che appartiene al Molise e non all'Abruzzo e che, pertanto mancavano le autorizzazioni. Lunedì mattina il primo colpo di scena con i carabinieri forestali del Molise che bloccano il taglio con i mezzi già sul posto e, nella giornata di ieri, la notizia che l'abete bianco non sarà più tagliato. Un lieto fine per l'albero e per piazza San Pietro.
 

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