I fatti si svolsero di sabato, a tarda ora, quando due giovani furono avvicinate da uno sconosciuto che le afferrò e tentò di aggredirle. Una di loro riuscì però a divincolarsi e ad avvertire la polizia, provocando la fuga del molestatore. Pochi minuti dopo, tuttavia, una studentessa universitaria, mentre stava percorrendo viale D’Annunzio, notò un soggetto poco raccomandabile. Decise allora di cambiare lato della strada, attraversò il viale, ma all’improvvisò si sentì afferrare per le spalle e venne scaraventata a terra: seguì una scarica di pugni da parte dell’aggressore, che con una mano continuava a picchiare la vittima e con l’altra la teneva ferma. Poi l’uomo scorse in lontananza le sirene della polizia e scappò via, portandosi dietro il cellulare della vittima, finito per terra nel corso del pestaggio. Da qui anche l’accusa di rapina. La studentessa finì al pronto soccorso con una prognosi di 10 giorni per via delle ferite riportate.
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