Accende il barbecue, Maria Diodati investita dalla fiammata: morta dopo una terribile agonia

Accende il barbecue, Maria Diodati investita dalla fiammata: morta dopo una terribile agonia
di Patrizia Pennella
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Venerdì 15 Luglio 2022, 08:15

Stava accendendo il barbecue, venerdì scorso, all'esterno della sua abitazione a Popoli. Ha gettato liquido infiammabile sul carbone ardente per far alzare il fuoco e avviare la cottura della carne. La fiammata l'ha investita in pieno, su tutta la parte alta del corpo, sul viso in particolare. Il fuoco le ha provocato ustioni molto gravi, tanto da provocarne la morte, nella serata di mercoledì: cinque giorni che Maria Diodati, 56 anni, ha trascorso a lottare per la vita nell'ospedale di Pisa.

Al divampare della fiammata, con la donna c'era il fratello, un infermiere che lavora all'ospedale di Popoli. È stato proprio lui, attirato dalle forti grida, a prestarle i primi soccorsi, a cercare di aiutarla. Ha capito che il trasporto in ospedale doveva essere immediato: non ha nemmeno chiamato i soccorsi, ha provveduto lui stesso, nella maniera più veloce possibile. Anche ai medici è bastato veramente poco per capire la grave situazione di Maria Diodati e hanno disposto il trasferimento in una struttura per grandi ustionati: il posto disponibile più vicino era all'ospedale di Pisa, dove la donna è stata trasferita con la massima urgenza.

Il quadro clinico però con il passare delle ore non è migliorato, anzi si è fatto sempre più grave.

Anche le cure prestate nell'ospedale toscano non sono riuscite a salvare la donna: il suo cuore, nel pomeriggio di mercoledì, ha definitivamente smesso di battere. In ogni caso la vicenda potrebbe non essere conclusa: pare infatti che la procura di Pisa stia riflettendo sulla possibilità di compiere ulteriori accertamenti e quindi di chiedere l'autopsia sul corpo della donna. Per questo non sono ancora stati fissati i funerali che, con qualche probabilità, potrebbero anche svolgersi all'inizio della prossima settimana.

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