Ragazzino accecato da un occhio, la baby gang si comporta bene dopo il pestaggio: perdonata dal giudice

Ragazzino accecato da un occhio, la baby gang si comporta bene dopo il pestaggio: perdonata dal giudice
di Walter Berghella
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Martedì 7 Marzo 2023, 08:28

Violenza giovanile a Lanciano, estinto il reato di lesioni personali aggravate in merito al pestaggio contro un minore di 17 anni, che rischia ancora di perdere la vista all'occhio sinistro, avvenuto la notte del 14 settembre 2019. Ieri il Gup Giovanni Nappi ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti di tre giovani imputati che hanno svolto con successo la messa alla prova facendo lavori socialmente utili in favore di associazioni sociosanitarie. Parte offesa era un romeno, oggi 21enne, lancianese naturalizzato, assalito e colpito da una scarica di pugni dal gruppo di ragazzi all'alba dell'Apertura delle Feste. La vittima ha avuto un grave indebolimento permanente della vista: gli resta per ora un decimo di visus. Il ferito è patrocinato dall'avvocato Paolo Sisti che è ricorso anche al tribunale civile, con prima udienza fissata al 23 marzo dinanzi al giudice Maria Rosaria Boncompagni. Danni richiesti per quasi 200 mila euro.

Due anni fa l'accoglimento in sede penale del gup delle richieste delle difese della messa alla prova dei tre giovani imputati lancianesi, oggi tutti 23enni, difesi dagli avvocati Sandro Mammarella, Vincenzo Salini e Lucia Di Battista e Gaetano Pedullà. Alla consegna del programma di recupero, il gup 2 anni fa ha formalizzato la messa in prova che di fatto alla fine ha sospeso il giudizio penale. Parte offesa è anche la madre del ragazzo, in proprio e in qualità di genitore.

Uno dei giovani accusati ha già dato una provvisionale di 10 mila euro. Il ricorso alla messa alla prova è scaturito da una serie di fattori, tra cui l'incensuratezza degli accusati, il fatto che si sono costituti e collaborato con i carabinieri appena hanno saputo che il ragazzo era stato gravemente ferito all'occhio. All'alba del 14 settembre, la vittima venne aggancia dal gruppo vicino a piazza Bianco; con i pugni gli hanno rotto gli occhiali i cui frammenti di vetro gli hanno bucato la cornea. Alle 5.30 i protagonisti si sono incrociati vicino a una videoteca mentre la vittima andava a riprendere il suo motorino.

«Qual è la strada per Castel Frentano?», «Ma dove vai da solo?», furono le frasi buttate lì per attaccare briga e farsi forti contro un solo ragazzo. La scarica di pugni e schiaffi al viso hanno provocato al minore la lacerazione della cornea coinvolgendo la zona ottica corneale, con prognosi iniziale di 15 giorni, poi aumentati a 30 per una ferita corneale a tutto spessore e successivi postumi invalidanti in relazione alla funzionalità della vista finale. In sede civile ci sarà certamente battaglia tra le parti sulle perizie mediche. «Purtroppo il ragazzo dovrà vivere con la menomazione dell'occhio per tutta la vita - ricorda l'avvocato Sisti -, pertanto abbiamo avanzato in sede civile le richieste risarcitorie».

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