Attira due sorelline in auto e abusa di loro: 58enne sotto accusa

Attira due sorelline in auto e abusa di loro: 58enne sotto accusa
di Alfredo D'Alessandro
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Giovedì 13 Settembre 2018, 09:47
Ieri il gup di Chieti Isabella Maria Allieri ha rinviato a giudizio un uomo di 58 anni con le accuse di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. Le vittime sono due sorelline che all'epoca dei fatti, verificatisi a Rapino, avevano meno di dieci anni, figlie di marocchini che vivono in Italia dall'inizio degli anni novanta e che dal 2016 sono cittadini italiani. Secondo l'accusa l'uomo le invitava a salire sulla sua auto e con il pretesto di farle guidare a turno, le faceva sedere sulle proprie gambe quindi accarezzava loro ripetutamente l'interno delle cosce. E ancora: in più occasioni dopo aver richiamato l'attenzione di una delle due bambine, l'uomo ha infilato una mano nei pantaloni toccandosi ripetutamente le parti intime. Mentre in un'altra occasione, messosi sulla soglia di una porta finestra della sua abitazione, dopo essersi masturbato ha mostrato i genitali alla bambina.

Ieri nell'udienza preliminare l'imputato, assistito dagli avvocati Nobile Ranieri e Tiziano Ferrante, non si è presentato mentre c'era la madre delle bambine, assistita dall'avvocato Massimiliano Ceddia: lei e il marito si sono costituiti parti civili e chiedono 100.000 euro. Il processo inizierà il 20 novembre. Il giudice non ha invece ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Rapino, rappresentato dall'avv. Manuel De Monte, per due motivi: di rito, perché la costituzione è stata delegata ad un collega dall'avvocato incaricato dal Comune e ciò secondo la Cassazione non è possibile. Nel merito perché il Comune non aveva titolo per esercitare l'azione civile in questo processo poiché tale attività non è prevista dallo Statuto e non rientra fra i compiti istituzionali del Comune.
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