«Questa storia la dobbiamo raccontare - ha detto il Presidente Sospiri - Vogliamo ricordare cosa sono state le Regioni e cosa è stato l'Abruzzo. Questo cinquantesimo servirà a immaginare come rendere l'istituzione regionale più vicina ai cittadini, più efficiente e più coerente con i tempi che stiamo vivendo. Il lavoro fatto fino a questo momento è senz'altro positivo, in particolare le Regioni si sono distinte anche in questa emergenza. L'Abruzzo, con il suo Consiglio regionale, ha rappresentato un punto fermo in mezzo al caos di una pandemia: ci siamo riuniti costantemente per approvare leggi che dessero speranza ai nostri cittadini". Per Santangelo: «Il discorso d'insediamento del primo Consiglio regionale fu la sottolineatura e l'inizio del ruolo del Consiglio Regionale quale espressione tutta intera della volontà popolare, democraticamente rappresentata. Per questo anche oggi esso è il simbolo di un luogo di aperto confronto, dove il dibattito può rappresentare la giusta sintesi per un'ampia riflessione sull'esperienza del regionalismo in Italia e soprattutto sulle prospettive che si aprono per una prospettiva moderna valida per il terzo millennio». Infine, il rappresentante ARA (Associazione tra gli ex Consiglieri della Regione Abruzzo), Marco Fanfani, ha ricordato uno dei primi presidenti del Consiglio regionale, Marcello Russo: «E' una persona che stimo dal punto di vista umano e professionale. Avvocato ancora in piena attività e fine giurista. Vorrei coinvolgerlo in questo percorso di valorizzazione dell'Ente Regione. Ho proposto, inoltre, all'Ufficio di Presidenza di tenere in questo mese (luglio ndr) una seduta straordinaria del Consiglio regionale che celebri la prima seduta del 18 luglio 1970».
© RIPRODUZIONE RISERVATA