Abruzzo, i profughi festeggiano la Pasqua ortodossa: maxi riunione a Pineto

Abruzzo, i profughi festeggiano la Pasqua ortodossa: maxi riunione a Pineto
di Paolo Martocchia
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Domenica 24 Aprile 2022, 09:19

E' una giornata speciale per Pineto, l'unica città della regione dove oggi pomeriggio sarà celebrata la Pasqua ortodossa. L'amministrazione comunale, con il supporto dell'associazione Gioia e di un'altra associazione culturale di ucraini ospiti in città, ha organizzato l'evento al quale parteciperanno centinaia di cittadini ucraini dislocati nelle varie città del comprensorio, Atri, Roseto, Silvi ed anche Giulianova. Il tam tam su whatshapp ha contribuito all'organizzazione della celebrazione della Pasqua che, proprio per l'elevato numero di cittadini ucraini, almeno 300, ha indotto il comune ad organizzare l'evento presso il parco della Pace.

«Per il nostro Comune - ha commentato il sindaco Robert Verrocchio - è un giorno importante non soltanto perché conferma il nostro status di comune operatore di pace ma anche perché da subito, sin dall'inizio del conflitto del 24 febbraio scorso, l'intera comunità pinetese ha dimostrato tutta la sua sensibilità. Sono molti i cittadini ucraini presenti in città, dai cittadini che hanno ospitato profughi nelle famiglie fino agli operatori che stanno ospitando ucraini, passando per le raccolte di beni di prima necessità. Siamo quindi felici di ospitare la ricorrenza della Pasqua Ortodossa a Pineto con gli ucraini qui presenti da anni e con gli ospiti fuggiti dal conflitto in corso. Molti di loro hanno partecipato alla Messa della nostra Pasqua domenica scorsa, segno di rispetto e amicizia.

Momenti che favoriranno l'integrazione e l'amicizia tra le nostre comunità. Ringrazio i referenti dell'Associazione culturale ucraina e quanti interverranno».


Lo stesso sindaco interverrà oggi in apertura della manifestazione che inizierà alle ore 17; seguiranno interventi di altri amministratori pubblici ucraini rifugiati a Pineto e in altre zone del comprensorio. Il programma prevede poi la preghiera pasquale che sarà officiata da Padre Anatoli Grytskiv, Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che già in occasione della preghiera della pace nella chiesa del Carmine a Chieti ha detto: «Siamo qui per implorare a Dio il dono della pace in Ucraina e per chiedere di aiutare ogni uomo e donna di buona volontà ad essere artigiani della pace. La pace è una caratteristica di Dio stesso; siamo convinti che la preghiera non è mai inutile». Padre Anatoliy, che da anni guida, a Chieti Scalo, la comunità appartenente alla Chiesa ortodossa di Costantinopoli, ha ritenuto sacrilega l'aggressione di Putin e si sente offeso anche dalla adesione alla violenza espressa dal rappresentante della chiesa ortodossa russa: «Chi porta la croce non dovrebbe mai sostenere la guerra e se lo fa non è un buon cristiano». Conclusioni della manifestazione, con testimonianze dirette di cittadini ucraini fuggiti dai bombardamenti e intrattenimento di vario genere artistico a cura di artisti ucraini.

    
 

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