Abruzzo, trovato morto in un casolare abbandonato diciottenne sbarcato da un barcone a Lampedusa

Abruzzo, trovato morto in un casolare abbandonato diciottenne sbarcato da un barcone a Lampedusa
di Tito Di Persio
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Sabato 30 Ottobre 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 10:51

È stato identificato il giovane trovato morto in un casolare abbandonato in via Dei Colli a Martinsicuro, strada che dall'incrocio di via Colombo porta a Colonnella, in provincia di Teramo. Si tratta di Fathi Hasmabrouk, tunisino di appena 18 anni (compiuti a febbraio). Sul suo corpo non sono stati trovati segni apparenti di violenza, tranne una piccola escoriazione sulla fronte, che molto probabilmente si sarà procurata cadendo. E' morto di overdose. Al suo fianco sono state rinvenute alcune boccette di Metadone vuote e siringhe.


Sarà l'autopsia a chiarire ogni dubbio. Ieri pomeriggio il pm di turno Laura Colica ha affidato l'incarico per l'esame autoptico all'anatomopatologo Giuseppe Sciarra e aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato.

Nel contempo i militari della locale stazione e della compagnia di Alba Adriatica, che indagano sulla vicenda, stanno raccogliendo le testimonianze delle persone che vivono in quel luogo ed è emerso che il ragazzo non si alzava da quel vecchio materasso a terra, tra i rifiuti, da un paio di giorni. E quando gli amici sono andati a vedere cosa fosse successo e si sono accorti che era deceduto. Allora hanno allertato i soccorsi.

La storia Fathi è come quella di migliaia di giovani che ogni anno cercano fortuna nel nostro Paese, scappando da guerra o povertà. Fathi era arrivato in Italia con un barcone a Lampedusa: era un minore non accompagnato. Aveva solo 11 anni. Era stato affidato a un centro d'accoglienza in Puglia e dopo quasi due anni, appena gli avevano detto che l'avrebbero affidato ad una casa famiglia, era fuggito, diventando così un invisibile. Alcune segnalazioni da parte delle forze dell'ordine lo localizzano tre anni fa alla frontiera di Ventimiglia. Un paio volte pare abbia cercato di entrare Francia ma sempre respinto dalla Gendarmerie e riportato oltre confine per raggiungere un cugino che vive in una banlieue, alla periferia di Parigi. Poi insieme ad altri giovani aveva trovato riparo all'Hotel House, un edificio residenziale a Porto Recanati, in provincia di Macerata, luogo abituale di residenza di immigrati, e da circa un anno e mezzo si era stabilito nel casolare di Martinsicuro.

«C'è un odoro nauseabondo che si sente a decine di metri di distanza. Davvero non capiamo come nel 2021 si tollerano ancora certe cose. Quel posto va sgombrato e le persone sistemate da qualche parte», affermano gli abitanti. Il 18enne è descritto da tutti come un bravo ragazzo che cercava di sopravvivere con piccoli lavoretti in cambio di qualche soldo.

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