Crac delle cliniche, la moglie di Vincenzo Angelini cita in Tribunale la Regione per 211 milioni

Il Tribunale di Chieti, dove si svolgerà la causa
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 07:33

Ha citato in giudizio la Regione Abruzzo per danni Annamaria Sollecito, moglie di Vincenzo
Angelini, l'ex imprenditore della sanità privata le cui dichiarazioni nel 2008 innescarono la sanitopoli abruzzese. E chiede un risarcimento di oltre 211 milioni di euro: la citazione è dinanzi al Tribunale Civile dell'Aquila e l'udienza si terrà il 15 marzo 2022.


La Sollecito agisce in giudizio quale persona fisica, creditrice e garante della Novafin spa, la società che aveva partecipazioni consistenti nelle società appartenenti al Gruppo
Angelini, e tra queste Villa Pini che gestiva la omonima casa di cura, e non nella veste di socia della Novafin dal momento che il fallimento della società le preclude la legittimazione
attiva.


Il fallimento, dichiarato nel 2010, e la decozione della società, si evidenzia tra l'altro nella citazione, «è scaturito dal mancato incasso da parte della predetta società e delle altre società del gruppo Angelini di 250 milioni di euro per prestazioni sanitarie svolte a favore di varie Asl appartenenti alla Regione Abruzzo».


In sostanza, la Sollecito dalla mancata erogazione delle somme dovute dalla Regione a Novafin e alle altre società del gruppo, avrebbe subito a livello personale una serie di danni:
un apporto di liquidità per 6,9 milioni di euro, gli utili conseguibili nel quinquennio 2010-2015 per 32 milioni e 916 mila euro, 5 milioni di euro che le sarebbero spettati dalla vendita all'asta di beni d'arte, l'importo di 161 milioni e 278 mila euro relativo alle sottoscrizioni delle fideiussioni bancarie dirette e indirette a prima richiesta che ancora gravano sulla sua responsabilità.


La citazione della Regione è dovuta alla circostanza «che la dichiarazione di fallimento è stata generata esclusivamente dal comportamento della Regione stessa, che a decorrere dall'anno
2005 ometteva di effettuare i pagamenti in favore delle società controllate, prima fra tutte la casa di cura Villa Pini d' Abruzzo srl, al 100% in proprietà della stessa Novafin per le
prestazioni di servizi assistenziali svolti in regime di accreditamento per un ammontare di oltre 150 milioni di euro per la sola Villa Pini». 

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