Abruzzo, cresce ancora l'ondata dei contagi e arriva a tremila casi al giorno

Abruzzo, cresce ancora l'ondata dei contagi e arriva a tremila casi al giorno
di Alessia Centi Pizzutilli
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 09:07

Si è registrato un nuovo boom di contagi in Abruzzo, dove ieri i nuovi casi di Covid hanno sfiorato quota tremila e i cittadini attualmente positivi sono tornati a superare quarantamila unità, registrando una variazione del +27% rispetto alla scorsa settimana. A spingere i contagi, secondo gli esperti, è la rapida diffusione della variante Omicron 2, arrivata al 40% di prevalenza in pochi giorni, ma in un quadro così delicato, con le vaccinazioni al palo, il flop del vaccino Novavax, e con la fine dello stato di emergenza alle porte si teme una nuova impennata della curva.

Lo conferma il professor Liborio Stuppia, direttore dei laboratori di Genetica molecolare-test Covid dell'Università di Chieti: «La Omicron 2 è una variante che ha una prevalenza che cresce in modo vertiginoso e sicuramente ha una responsabilità nel picco dei contagi». Il professore parla della Omicron 2 come di una mutazione del virus «terribile, ma era previsto. C'era da aspettarselo - spiega - gli esperti a livello internazionale avevano avvisato sulla infettività elevatissima della sorella della Omicron e avevano previsto che sarebbe diventata predominante».

L'esperto si dice poi preoccupato per un possibile «effetto 31 marzo», data che rischia di trasformarsi in una linea di demarcazione tra un pre e un post Covid, anche se la curva continua a salire. «Cercando di interpretare la linea del governo credo che il senso sia chiaro: sono due anni che vengono ricordate le norme che ogni cittadino deve rispettare e a questo punto non c'è più bisogno di ripeterle. Il Green pass non ha più senso di esistere nel momento in cui si raggiunge una certa percentuale di vaccinati».

Si è arrivati però a uno stallo della campagna vaccinale, questo perché «è ormai chiaro che lo zoccolo duro dei No vax non si smuove più e il Novavax in questo senso è stato un flop - aggiunge -. A questo punto anche il certificato verde non serve più e la speranza è che le persone assumano un comportamento corretto».


Per Stuppia non si può parlare propriamente di quinta ondata: «Si potrebbe considerare tale solo in termini di contagio, ma non in termini di ricaduta sul territorio, almeno per ora». Sulla diffusione della Omicron 2 e il pericolo che l'emergenza legata all'arrivo dei profughi dall'Ucraina vada a sovrapporsi a quella sanitaria, è tornata a riunirsi la Commissione ambiente del Comune di Pescara, presieduta da Ivo Petrelli. In collegamento era presente anche il professor Paolo Fazii, responsabile del dipartimento di Microbiologia dell'ospedale, costretto in day hospital al Santo Spirito essendo lui stesso positivo. «La guerra contro il Covid è tutt'altro che vinta: i casi di Omicron 1 e 2 sono in netto aumento, con una incidenza e una diffusione alte su Pescara. Sono varianti molto contagiose anche se sono meno patogene per chi ha tre dosi vaccino, mentre per i non vaccinati e i fragili resta il rischio di mortalità - emerge dall'incontro - Persistono i pericoli, derivanti anche dall'arrivo dei profughi dall'Ucraina, dove solo il 30% della popolazione era vaccinato in quanto convinti No vax. Sarà utile portare avanti una campagna di informazione per far comprendere loro i rischi cui si espongono rifiutando il vaccino».

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