Strage sull'A25, due indagati
Confermata l’ipotesi del malore

Il luogo della strage
di Manlio Biancone
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Venerdì 14 Agosto 2015, 16:05
AVEZZANO - «Un morte assurda, una tragedia immane quella avvenuta l'altra mattina sulla A25 a qualche chilometro dal casello di Avezzano- ha commentato l'avvocato di parte civile Alfredo Iacone (insieme a Callisto e Berardino Terra)- e chissà quante volte quelle povere vittime hanno eseguito lavori urgenti dalla corsia di emergenza dell'autostrada in mezzo al traffico, sotto la pioggia, la neve e il sole. Nessuno poteva immaginare che potesse accadere un incidente così grave».





Ora toccherà al magistrato inquirente, Guido Cocco, che ieri mattina ha provveduto a nominare il medico legale, Cristian D'Ovidio, di Pescara, per l'esame autoptico sui corpi dei due dipendenti della società Strada dei Parchi, Aurelio Olarini, 59 anni, di Avezzano e Lucio Battaglia, 50 anni, di San Benedetto dei Marsi, uccisi dalla Toyota, condotta da Leonardo Cera, 79 anni, che è andata a sbattere contro il camion della Strada dei Parchi che era fermo sulla corsia di emergenza. Nel tragico episodio è rimasta uccisa anche la moglie Domenica Martini, 77 anni, residente a Roma, che viaggiava a fianco del marito. Ieri mattina il magistrato ha nominato anche un tecnico, Cristiano Ruggeri, che dovrà ricostruire tutta la dinamica dell'incidente che ha causato la morte di tre persone. Intanto due avvisi di garanzia per omicidio colposo sono stati inviati al conducente dell'automobile che è ricoverato all'ospedale di Avezzano e all'autista del camion, Raffaele Spadaro, 65 anni, di Venere di Pescina che al momento del tremendo impatto si trovava alla guida. I due provvedimenti del magistrato sono atti dovuti per permettere al magistrato di svolgere le indagini di legge per accertare la verità sul tragico incidente.



LE INDAGINI - Ancora ieri gli uomini della Stradale dell'Aquila e di Avezzano, coordinati dal vice questore Felice Donati, sono tornati sul luogo dell'incidente per gli ultimi rilievi. Sembra confermata l'ipotesi che a procurare la tragedia sia stato un malore, forse un ictus, che avrebbe colpito il conducente prima del tremendo impatto. E solo così si spiegherebbe il fatto che sull'asfalto non siano state trovate tracce di frenata e l'auto sarebbe andata dritta sul camion schiacciando i due dipendenti che erano al lavoro. «Erano ridotti male- ha commentato un medico- avevano gli organi interni completamente perforati e ogni tentativo per salvarli è risultato inutile». Mentre Lucio Battaglia è morto al pronto soccorso di Avezzano, dopo qualche ora dall'incidente, Aurelio Olarini, invece, è deceduto nel pomeriggio nel reparto di Rianimazione.

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