Auto tampona un Tir in A14: muore milanese di 67 anni. Il ciclista Costantini: «Era in condizioni disperate, ho cercato di aiutarlo»

Auto tampona un Tir in A14: muore milanese di 67 anni. Il ciclista Costantini: «Era in condizioni disperate, ho cercato di aiutarlo»
di Walter Berghella
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 11:21

LANCIANO Un improvviso malore alla guida di una Renault Kangoo e lo schianto contro un tir straniero che lo precedeva e che è stato tamponato sul lato sinistro. Disperato tentativo di salvare l’automobilista messo prima in atto dal campione di bike lancianese Alessandro Costantino, poi dai sanitari del 118. La speranza c’era, aggrappata a un filo, poi per Luigi Tranquillino, milanese, è sopraggiunto il decesso. Con la moglie era partito in vacanza per Ostuni. L’incidente mortale si è verificato ieri  attorno alle 14.15, a pochi metri dall’uscita per il casello di Lanciano.

Sulla corsia sud dell’A14 auto incolonnate per lungo tempo. Per effetto del pesante tamponamento il furgoncino si è conficcato nella parte posteriore del tir, che trasportava profilati in ferro, e proveniva dal Nord Europa; vano motore devastato. Ferita al viso anche la moglie. Ha perso sangue ma non è grave ed è stata trasportata per medicazioni all’ospedale Renzetti di Lanciano. Oltre ai sanitari del 118 sul posto è intervenuta anche la polizia della sottosezione autostradale di Vasto Sud, diretta dall’ ispettore Luca Di Paolo. Da ricostruire l’esatta dinamica del pauroso incidente.

Per Luigi Tranquillini ci sono stati momenti in cui la sua vita poteva essere salvata. Tornando da Pescara, il ciclista Costantini, dipendente della dolciaria D’Orsogna, era lì al momento del terrificante impatto.


«LE HO TENTATE TUTTE»  E’ accorso ed ha iniziato a praticare un massaggio cardiaco all’uomo, ancora seduto sul sedile. «Era in condizioni disperate – racconta Alessandro Costantini - In ogni modo ho cercato di aiutarlo. Per mezz’ora gli ho praticato un energico massaggio tenendo ben presente di arrivare a 120 battiti al minuto. La moglie era disperata, urlava ed era sanguinante in viso e sulla bocca. L’ho tranquillizzata e le ho chiesto di aiutarmi. Così ogni paio di minuti io interrompevo e lei interveniva con la respirazione bocca a bocca. Sembrava finita, ma poi più volte il battito cardiaco del ferito ha ripreso. Ha dato anche colpi di tosse. Non dimenticherò mai il suo viso sofferente». Neppure i medici del 118 hanno fatto il miracolo appena giunti. Sportivo provetto Costantini aveva in passato frequentato lezioni di soccorso. «Ho provato a praticare le manovre che avevo imparato e ricordavo. Che tristezza ho sperato fino alla fine di salvarlo». Col tamponamento l’uomo ha battuto il petto contro lo sterzo poi è stato preso in pieno dall’airbag.
 

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