Tarquinia, scoperte due rarissime
statuette femminili etrusche in bronzo

l'area archeologica di Gravisca a Tarquinia
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Lunedì 30 Settembre 2013, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 17:27
TARQUINIA - Trovate due statuette femminili datate al V e al IV secolo a.C. al sito archeologico etrusco di Gravisca. La nuova scoperta archeologica a Tarquinia arriva dopo il ritrovamento di una tomba etrusca di 2600 anni fa, ancora intatta nel sito della Doganaccia, adesso nell'area etrusca di Gravisca sono spuntate due statuette femminili del V e IV secolo avanti Cristo: esempi rarissimi, al mondo ne esistono pochi esemplari.



Il fatto è avvenuto pochi giorni fa, durante l'annuale campagna di scavo condotta da Lucio Fiorini dell'Università degli studi di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale. All'interno del sacello dedicato a Demetra sono stati trovati e riportati alla luce, tra gli altri reperti, due statuette femminili in bronzo di offerente, un thymiaterion, sempre in bronzo, e il coperchio di una pisside in avorio con la raffigurazione di una sirena.



I manufatti raccontano gli ultimi drammatici momenti della vita del santuario emporico nel 281 avanti Cristo, quando, temendo per l'imminente arrivo dell'esercito romano, gli ultimi devoti seppellirono tutti gli ex-voto più preziosi per proteggerli dalla distruzione, salvaguardando la memoria della secolare devozione che aveva fino ad allora animato l'area sacra di Gravisca.



«Il ritrovamento - dice il professor Fiorini - ha un valore eccezionale. Ci parla di una divinità di cui avevamo già conoscenza, ma che ci fornisce

ulteriori elementi. Di statuette simili ne esistono pochissime, massimo una decina».
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