Terni, la galleria Tescino finisce in Procura
L'Arpa: «Trovato cromo esavalente»

Terni, la galleria Tescino finisce in Procura L'Arpa: «Trovato cromo esavalente»
di Corso Viola di Campalto
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Martedì 18 Febbraio 2014, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 12:39

TERNI - Una galleria inquinata e una discarica inquinatrice. Le analisi effettuate dall’Arpa e dalla Guardia Forestale per conto della Procura hanno confermato la contaminazione delle acque che piovono da settimane nella galleria Tescino, lungo la Terni-Rieti. Sono state trovate «tracce significative» di cromo esavalente, manganese, alluminio, nitrati ed altre sostanze tossiche.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, appena visionati i risultati considerati più che preoccupanti, ha chiesto all’Ast e Anas di mettere immediatamente in sicurezza la galleria, per evitare che i veleni provenienti dalla discarica continuino a piovere all’interno.

A far paura è soprattutto il cromo che ha effetti tossici e cangerogeni.

Analisi che hanno confermato come in quel tunnel lungo quasi un chilometro e mezzo e costato più di centomilioni di euro, si corra il rischio di rimanere contaminati: «Le acque inquinate - ha voluto precisare il direttore dell’Arpa Adriano Rossi - poi finiscono direttamente in un pozzetto e vengono stoccate».

Analisi che entrano prepotentemente nelle indagini della Procura sulle acque contaminate di percolazione provenienti dalla discarica dell’Ast che vanno avanti da anni con gli agenti della Guardia forestale che già il 20 dicembre scorso hanno effettuato i primi rilievi all'interno del tunnel. Anche queste, come quelle dell’Arpa, hanno evidenziato la presenza di manganese e soprattutto di cromo esavalente. Con il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha ordinato una nuova perizia ad un consulente che dovrà verificare tutte le analisi effettuate nelle ultime settimane.

L’ipotesi di reato per ora è quella dell’inquinamento ambientale provocato dalla mala gestione della discarica, il sospetto è che le acque di percolazione possano aver intaccato non solo la galleria (che comunque ha problemi evidenti di coibentazione) ma anche le falde. Per ora l’unica contromisura presa dall’Anas è quella di interdire le aree di sosta per evitare che gli automobilisti e camionisti si fermino ed escano dalle loro vetture. Mentre vanno avanti a singhiozzo i lavori per bloccare le infiltrazioni, con l’ennesima chiusura notturna tra martedì e mercoledì.

Lavori che fino ad oggi non hanno dato i risultati sperati. Ricordiamo che è il ministero dell’Ambiente e non la Regione responsabile dell’aria visto che si tratta di un sito bonifica di interesse nazionale. Per questo in una riunione tecnica una l’assessore regionale Silvano Rometti ha chiesto al Governo di indire in tempi rapidissimi la Conferenza di servizi per trovare le soluzioni alle problematiche ambientali e strutturali emerse nelle ultime settimane. Con la messa in sicurezza definitivamente delle acque di percolazione inquinate provenienti dalla discarica come richiesto dall’Arpa.

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