"La Sgl Carbon è chiusa": dichiarazione shock
della proprietà al ministero

"La Sgl Carbon è chiusa": dichiarazione shock della proprietà al ministero
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 18:21
NARNI The Carbon Company ha annunciato oggi alle Organizzazioni sindacali la necessit di procedere con la chiusura del proprio impianto di produzione di elettrodi di grafite sito a Narni (Umbria), e degli uffici amministrativi di Lainate ad esso collegati. Il provvedimento è inquadrato all’interno del programma SGL2015 di contenimento dei costi. Mauro Montani (già Amministratore delegato di Sgl Carbon S.p.A.) e l’avv. Marco Petrucci avranno l’incarico di gestire le procedure di liquidazione e, contestualmente, di avviare un confronto, così come previsto dalla legge, con le rappresentanze sindacali relativamente alle 120 posizioni della divisione Elettrodi di grafite, che saranno interessate dal provvedimento.

La dichiarazione. Mauro Montani ha dichiarato: “La decisione del Gruppo non è in alcun modo legata alla qualità del personale italiano o del prodotto – entrambe eccellenti da molti anni. È piuttosto basata su altri, cruciali fattori, quali i costi totali di produzione e l’utilizzo della capacità produttiva attuale e futura. La decisione, sfortunatamente, si rifletterà sul nostro personale. Vogliamo riconoscere e ringraziare tutti i colleghi per la dedizione dimostrata nel corso degli anni. Come impegno nei confronti del nostro personale, ci adopereremo affinché a ciascun dipendente coinvolto venga riconosciuto il miglior trattamento possibile”.

La decisione assunta è coerente, secondo l'azienda, con la Strategia Globale di riallineamento e di riduzione di costi Sgl2015, che punta a migliorare la sostenibilità e la competitività del Gruppo attraverso una riorganizzazione della propria rete globale dei siti produttivi. È intenzione della Società avviare un confronto collaborativo con le Organizzazioni sindacali e le Istituzioni "per una gestione possibilmente condivisa dei prossimi passi. Inoltre, durante il periodo di liquidazione, la Società sarà comunque vicino alla propria clientela affinché il Gruppo Sgl possa continuare a garantire loro che la qualità dei suoi prodotti e servizi sarà mantenuta per tutto il corso della negoziazione".



Le reazioni. La presidente Catiuscia Marini. «Grave sconcerto»: è quanto hanno espresso la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e l'assessore allo Sviluppo Economico, Vincenzo Riommi, dopo l'incontro di stamani al ministero dello Sviluppo Economico in cui la multinazionale tedesca Sgl Carbon ha confermato la decisione di chiudere lo stabilimento di Narni. «Un atteggiamento inaccettabile - dicono Marini e Riommi in un comunicato della Regione - e che condanniamo fermamente, quello della multinazionale che, in spregio alla tenuta di normali relazioni con il sistema istituzionale e territoriale di riferimento, ha deliberato la messa in liquidazione della società senza alcuna previa comunicazione. Appare in tutta la sua gravità - aggiungono Marini e Riommi - che una decisione di tale portata, relativa ad una realtà industriale che ha fatto la storia del territorio e di Narni, oltre che di un pezzo rilevante dell'industria italiana, debba essere trasmessa alle istituzioni ed ai lavoratori senza alcun confronto e senza l'attivazione di quelle che, in tutta Europa e quindi anche in Germania, sono normali relazioni istituzionali ed industriali».



I vicepresidenti del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Pittella. "Alla luce delle preoccupanti notizie emerse dall’incontro di questa mattina al Ministero dello Sviluppo economico sul caso SGL Carbon di Narni è fondamentale fare squadra anche a livello europeo e trasversalmente, per cercare di mettere in atto ogni sforzo e verificare ogni possibilità per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Narni, in vista del prossimo tavolo”. Lo dichiarano in una nota congiunta i Vicepresidenti del Parlamento europeo Angelilli e Pittella.



Il presidente del consiglio regionale Eros Brega. “La decisione della multinazionale di mettere in liquidità la Sgl Carbon di Nera Montoro è inaccettabile”. Il presidente dell'Assemblea legislativa, Eros Brega, interviene sulla questione che “investe per la sua gravità tutta l'area del Ternano – Narnese”. “La situazione – continua Brega – è sconcertante, non solo perché si va a toccare uno stabilimento d'eccellenza del nostro territorio, ma anche perché questa vertenza si va a inserire in un complesso quadro di aziende in crisi che sta rendendo asfittica la situazione economica locale. Un territorio come quello Ternano – insiste il presidente del Consiglio regionale - che ha dato tanto alle multinazionali, non può permettersi questo loro fuggi fuggi senza che ci sia un impegno forte da parte del Governo per mantenere in loco gli investimenti. In questo senso, nelle prossime ore, serve da parte delle istituzioni un'azione unitaria, decisa e risoluta affinché la questione sia affrontata a livello nazionale dal Governo. Nelle prossime ore – rivela Brega – dopo aver consultato tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, valuterò con loro la possibilità di convocare un consiglio regionale straordinario sulla situazione del Ternano”.



Gianluca Rossi, senatore Pd. L'atteggiamento della multinazionale Sgl Carbon, che oggi rende pubblico di aver già deliberato la messa in liquidazione dello stabilimento di Narni, senza aver consultato le istituzioni locali non è accettabile. Tralasciare il confronto con le sigle sindacali e mostrare tale disinvoltura nella messa in liquidazione è un atteggiamento semplicemente irricevibile”. Così il senatore ternano del Partito Democratico Gianluca Rossi, nel commentare la notizia giunta al termine del tavolo di crisi sulla Sgl Carbon che ha avuto luogo oggi al Ministero dello sviluppo economico. Rossi, prosegue osservando che “serve una soluzione alternativa in grado di salvaguardare la produzione e i lavoratori, il governo e le istituzioni locali devono pertanto attivarsi ad horas per creare le condizioni migliori, utilizzando tutti gli strumenti strategici ad attrarre investimenti idonei”.


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