Samantha Cristoforetti: «Lo spazio puzza di bruciato»

Samantha Cristoforetti: «Lo spazio puzza di bruciato»
di Paolo Ricci Bitti
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Giovedì 15 Gennaio 2015, 22:34 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 11:26
L'odore del caffé nella cucina - purtroppo - sulla stazione spaziale non si sentirà mai neppure quando in primavera arriverà la macchinetta per l'Isspresso, che sarà sorbito in tristanzuole buste di plastica. E poi nelle ultime ore meglio non evocare odori in quel "camper" (definizione della stessa astrosamantha) che è l'Iss, alle prese con la vera emergenza della prima presunta e quindi smentita fuga di ammoniaca. La convivenza di sei persone in spazi ristretti, con toilette che hanno per di più solo porte a soffietto e senza mai la possibilità di cambiare aria, certo non lascia immaginare essenze floreali, come hanno più volte spiegato con rammarico gli astronauti.

Ma che cosa ci può invece essere di più immaginifico dell'odore dello spazio, dell'infinito spazio di cui Luca Parmitano ha tante volte raccontato il nero assoluto? Immaginifico se non altro perché nessuno - Alien a parte - lo potrà mai annusare oltre la visiera del casco.















Epperò l'astronauta Terry Virts, un po' per celia e un po' per non morir, ha proposto davvero alla madama Samantha di annusare l'odore dello spazio, come la Cristoforetti ha raccontato su Twitter e come hanno diffuso in rete i mai abbastanza lodati esperti di Astronauti News.



E' accaduto l'altro giorno quando è arrivato alla stazione spaziale il cargo Dragon le cui operazioni di aggancio sono state seguite proprio da Samantha. Ora, Samantha stessa ha capito di stare partecipando a una barzelletta, ma siccome la curiosità è femmina non ha evitato di infilare la testa nel raccordo che collega la stazione al cargo, raccordo che per qualche tempo è restato effettivamente esposto allo spazio.



Che delusione, che puzza in quel quel raccordo: "Non c'è un buon odore - ha detto Samatha ripresa in video da Virts - sa un po' di bruciaticcio e un po' di stantio". Ecco, effetto camper affollato insomma come aveva spiegato del resto lo stesso principe degli astronauti divulgatori, il canadese Chris Hadfield (vedi il video).



In realtà l'odore dello spazio resta per fortuna un'idea eterea, solo immaginabile, ammesso che esista in quel nulla concettuale che lo definisce: l'olezzo avvertito da Samantha è naturalmente quello dei materiali (metallo, gomma. lubrificanti) che compongono il raccordo e il portello del cargo. Lo spazio, per ora resiste, non si fa mica annusare dai terrestri.
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