Samsung e Huawei lanciano i nuovi modelli: quando la sfida si decide in "curva"

Samsung e Huawei lanciano i nuovi modelli: quando la sfida si decide in "curva"
di Andrea Andrei
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Domenica 26 Aprile 2015, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 10:06
Due colossi orientali: la Corea da una parte, la Cina dall'altra. La prima che ai cellulari deve il suo “boom”, la seconda che spera con i dispositivi mobili di allargare ulteriormente i suoi orizzonti, conquistando anche il mercato europeo. Il design e la sperimentazione, contro un ottimo rapporto qualità prezzo. Si potrebbe condensare così la “sfida” fra Samsung e Huawei. Le due aziende asiatiche negli ultimi giorni hanno lanciato i propri smartphone Android di punta, ognuno in due versioni: Samsung Galaxy S6 e S6 Edge e Huawei P8 e P8 max.

È necessario partire da un presupposto: si tratta di due cellulari molto diversi tra loro. Obiettivo di Samsung è competere con Apple sul piano degli smartphone di alta gamma, estremamente performanti ma anche altrettanto costosi. Huawei, anche se ci tiene a paragonare il suo P8 a Galaxy S6 e iPhone 6, offre senza dubbio un prodotto non altrettanto all'avanguardia, ma comunque molto interessante perché compensato da un prezzo ragionevole. Certamente più ragionevole di quello dei competitor.

PIONIERI

È ormai da qualche tempo che Samsung ha dimostrato di voler prendere il posto di Apple come azienda più pionieristica del mercato. E se era già abbastanza chiaro nel caso del Galaxy Note 4, ora con i nuovi Galaxy S6 e S6 Edge questo trend è decisamente confermato. Abbiamo provato l'Edge, che si differenzia dalla versione classica per il suo caratteristico schermo curvo.



Un'introduzione che contribuisce a definire l'estetica dei dispositivi coreani: il design dell'S6 Edge è veramente particolare: le forme morbide della parte anteriore e dei lati si contrappongono al retro, quasi piatto. Una caratteristica che rende il telefono molto bello da guardare, ma un po' scomodo da maneggiare: si ha l'impressione che, complici i lati arrotondati dello schermo, il dispositivo possa da un momento all'altro scivolare di mano. Il che, visto il tipo di display difficile da proteggere, è una cosa che fa piuttosto preoccupare.



Sembra che Samsung, da quando ha introdotto il display curvo, stia cercando di sfruttarlo un po' in ogni prodotto, dalle tv ai cellulari e agli smartwatch. Il risultato estetico è senza dubbio soddisfacente, ma l'utilizzo pratico ne giova molto meno: lo schermo curvo fa lievitare il prezzo del Galaxy S6 di circa 100 euro, ma le sue funzioni sono assai ridotte. L'azienda coreana sta combattendo una battaglia per conquistare una sua identità forte che possa contrastare quella apparentemente imbattibile di Apple. Un'operazione che passa senza dubbio dall'estetica, a patto che poi il design non finisca per diventare ingombrante.



Un'operazione che non sta riuscendo altrettanto bene a Huawei. Il P8 non è un brutto smartphone, ma il suo design è piuttosto anonimo: a parte le rifiniture satinate non possiede una forma accattivante, e in alcune caratteristiche sembra voler imitare il design dei cellulari Apple. Ha però un vantaggio: la fotocamera non sporge come nei Galaxy S6 o negli iPhone 6, ma è perfettamente integrata nel dispositivo.



Le dimensioni dello schermo e della scocca di S6 e P8 sono molto simili, ma all'interno le differenze ci sono. A partire dalla risoluzione del display: quella del S6 è indubbiamente superiore, cosa evidente anche a un occhio poco allenato. Altro terreno di scontro è la fotocamera. Huawei si focalizza di più sui selfie, con una camera frontale da 8 Mp e una speciale funzione per rifinire la bellezza dei volti. Ma la qualità delle immagini scattate con la fotocamera posteriore da ben 16 Mp del Samsung è davvero impressionante, tanto da far tremare anche l'iPhone (che con “soli” 8 Mp offre foto degne di una macchina professionale).



I COSTI

L'impressione che si ha dopo aver provato entrambi i dispositivi, è che Huawei badi più all'essenziale. Entrambi si perdono in un'infinità di simpatici gingilli (ad esempio, chiamando per nome il P8, questo si accende e vibra), ma fra questi ce ne sono alcuni decisamente utili: il Samsung ha il sensore per le impronte digitali e un sistema di ricarica wireless (acquistabile a parte), mentre il telefono cinese monta una doppia antenna per far sì che la linea cada meno spesso, una batteria di lunga durata e un sistema anti-vento per la riduzione del rumore.

Il vero punto critico resta sempre il prezzo. Perché Huawei P8, con i suoi 499 euro, costa circa la metà dell'S6 Edge, che parte da 889. E allora il consumatore si ritrova a operare una scelta: avere il meglio della tecnologia sborsando una cifra spaventosa oppure acquistare semplicemente uno smartphone di buonissima qualità a un prezzo di gran lunga inferiore.



D'altronde chi ha potuto assistere alla presentazione ufficiale del P8, lo scorso 15 aprile a Londra, ha avuto la conferma che Huawei, già attualmente il terzo produttore al mondo di smartphone, ha intenzione di diventare davvero l'alternativa ai due giganti che si contendono attualmente la piazza europea. E chissà se fra i due litiganti non sia davvero il terzo a spuntarla.
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