Le fan degli One direction non perdonano. Lo sa bene Silvia, figlia di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli, che nei giorni scorsi hanno potuto incontrare a Roma il gruppo e scattare qualche foto, subito postate sui social.
Un affronto troppo grande per le fan in fila da ore pur di essere degnate di uno sguardo. E soprattutto per le loro mamme. Quando le directioner hanno visto le foto sui social è scattato il pandemonio. "Raccomandata" è stata la parola più gentile indirizzata nei confronti della piccola Silvia, che - tra l'altro - come scrive Marco Salvati, autore di Avanti un altro, "soffre di una patologia complessa che non le permette di fare file e affaticarsi".
Sonia Bruganelli ha risposto alle offese: «Non è questione di malattia, di raccomandazione o altro.
A me dispiace per chi non ha potuto vederli ma non è attaccando chi è stato dentro che cambia qualcosa».
Al fianco di Sonia Bruganelli, la moglie di Bonolis si è schierata Selvaggia Lucarelli: «A proposito della figlia di Bonolis insultata perchè lei è riuscita a fare una foto con gli One direction e le altre che sono figlie di macellai e tranvieri no, voglio dire una cosa. Il fatto che sia una bambina con problemi di salute è per me una questione marginale, anche se ovviamente questo accresce la figura di merda di chi si è accanito su una ragazzina felice. Lo dico chiaro e tondo. L'avrei fatto pure io. Se Leon ha un sogno da bambino e realizzare il suo sogno da bambino, innocente come l'incontro con un suo idolo, vuol dire alzare il telefono e chiedere un favore in virtù del fatto che posso farlo, non ci penso un attimo.
Io il giorno del compleanno di Leon ho fatto venire Favij a Milano. Lo voleva conoscere, ne ho approfittato per fargli un'intervista radio, visto che è lo youtuber con più iscritti in Italia. Ho fatto felice mio figlio. Poi magari vado al concerto di Robbie Williams e faccio la fila mentre la figlia dell'ufficio stampa passa e va pure nel backstage. E non dovete rompere le palle, ragazzine e madri frustrate e cattive che non siete altro, perchè lo fareste anche voi. Vorrei vedere se foste figlie del poliziotto o del discografico o dell'addetto stampa o del road manager se non chiedereste anche voi un bel favore a papà. Se vi impuntereste e direte: no, faccio la fila come le altre. Come no. Voi non insultate perchè odiate i privilegi, ma perchè non ne potete goderne voi in quel momento. Privilegi tra l'altro, che non tolgono nulla a nessuno. E mie care bimbeminkia, fossi vostra madre e beccassi un vostro messaggio di insulti alla figlia di Bonolis o a quella della schifosa, non solo non vedreste gli One direction ma neanche la luce del sole per un bel mesetto».