La Rosa dei venti fu un'organizzazione segreta italiana di stampo neofascista, collegata con ambienti militari nel 1973 e individuata alla fine di quell'anno dalla magistratura. L'esistenza dell'organizzazione fu portata alla luce da un'inchiesta incominciata dalla magistratura di La Spezia e poi proseguita dall'ottobre 1973 da quella di Padova, dal magistrato Tamburrino.
Nei mesi successivi Tamburrino ordinò gli arresti di numerosi personaggi, tra politici, imprenditori e ufficiali, quali finanziatori del gruppo terroristico, fino all'arresto per falso ideologico del 31 ottobre 1974 del generale Vito Miceli, capo del Servizio Informazioni Difesa (ex SIFAR), ma la Corte di Cassazione renderà vano il lavoro del magistrato portando al trasferimento dell'inchiesta dalla città veneta a Roma.