Colli Aniene, la Parioli del Tiburtino fatica a spiccare il volo

Colli Aniene, la Parioli del Tiburtino fatica a spiccare il volo
di Laura Bogliolo
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Sabato 4 Gennaio 2014, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 15:19

Gabbiani che non riescono a spiccare il volo. C’� una scultura in ferro in piazza Meuccio Ruini capace di tratteggiare l’anima di Colli Aniene: è firmata dal maestro Alfiero Nena, lo scultore che ha scelto da trent’anni di abitare nella «Parioli del Tiburtino». Un omaggio all’ispirazione di ogni creatura: la libertà di spiccare il volo. Quel volo che Colli Aniene sembra far fatica a tratteggiare nel suo futuro.



I DISAGI

«Eravamo un quartiere modello negli anni Settanta, nato con l’ambizione di diventare una farfalla, ma siamo rimasti una crisalide». A fine dicembre il controsoffitto della scuola Italo Calvino ha ceduto. I bus su viale Palmiro Togliatti hanno segnato pericolosi solchi sull’asfalto. I cartelli stradali sono obsoleti e ci sono problemi con la raccolta dei rifiuti. I problemi per lo straripamento dell’Aniene. Poi quei roghi tossici che sovrastano un lato del quartiere, quelli sprigionati dalle discariche abusive vicine al campo nomadi di via Salviati. Colli Aniene resta un quartiere a misura d’uomo, per le famiglie, ma può migliorare. «Con l’associazionismo vogliamo cercare di risolvere i problemi del quartiere - dice Antonio Barcella, presidente Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene - roghi tossici, edifici scolastici fatiscenti, manutenzione stradale e cura del verde». Stefano Monaco, dell’associazione, parla addirittura «di quel rapporto della Regione che individua elementi di amianto in alcune scuole».



TRA VERDE E SPERANZE

L’associazionismo nel quartiere cerca di risvegliare quel «senso di solidarietà molto attivo anni fa» dice Rosella Manetta che aveva creato la Banca del tempo e l’associazione Caffè letterario. Rosella abita da 37 anni a Colli Aniene: «Si vive bene, anche se con gli anni sentiamo il problema della mancata manutenzione di strade e parchi e l’assenza di centri culturali».



«Manca un luogo di aggregazione - dice Antonio Viccaro, dell’associazione culturale Crisalide - non c’è un teatro, un cinema, le rappresentazioni vengono fatte nel teatro della parrocchia Santa Bernadette Soubirous: siamo rimasti una crisalide, ma non ci arrendiamo». A preoccupare soprattutto lo stato delle scuole: «Organizzeremo presto una manifestazione» dice Ermenegildo Colazza, presidente onorario del Comitato di quartiere.



LE SCUOLE

«Mancano fondi per la manutenzione ordinaria» dice Anna Fiorani, preside dell’Ic via Santi 65. La vicepreside Stefania Forte racconta del progetto che vede «i bimbi insegnare internet ai nonni, del mini parlamento degli alunni e delle rappresentazioni con il teatro Gabrielli per l’inclusione dei bimbi disabili». Intanto la parrocchia Santa Bernardette Soubirius diventa ecologica. «Sono stati installati pannelli solari che consentono di evitare la produzione di 24 tonnellate di anidride carbonica» spiega Pino Cosentino dell'associazione Nova Familia.



La musica è uno dei volani del quartiere: con Sara Matteo che ha creato la scuola Anton Rubinstein che organizza concerti gratuiti nella biblioteca Vaccheria Nardi e Michele Tozzetti che oggi è al Conservatoire Royal di Bruxelles con una borsa di studio per diventare concertista. Il cuore dell'arte è quel laboratorio dello scultore Alfiero Nena che espone le sue opere nei musei Vaticani, che firma le medaglie della Maratona di Roma. Famosa la scultura Lux Mundi esposta all'interno della chiesa di S. Maria del Popolo.



Un quartiere a misura di famiglia, con molti parchi e la storica area della Cervelletta custodita dall’Associazione Insieme per l’Aniene. «Nel Casale abbiamo creato un museo e una biblioteca, ma servono fondi per la manutenzione» dice Mimmo Pietrangeli. Mimmo (detto Mimmo Cervelletta per la sua passione) da tre anni si occupa dell'immenso parco, tutelando l'ambiente, organizzando escursione.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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