Rifiuti, l'ex presidente della Regione Polverini:
«Volevo spezzare il monopolio e iniziarono i problemi»

Rifiuti, l'ex presidente della Regione Polverini: «Volevo spezzare il monopolio e iniziarono i problemi»
di Mauro Evangelisti
2 Minuti di Lettura
Domenica 12 Gennaio 2014, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 09:51
Renata Polverini, presidente della Regione tra il 2010 e il 2013. Un giorno fu trovata una microspia nel suo ufficio.

Fu un episodio molto inquietante. Non sapevamo chi l’avesse messa. Ma capii in che tipo di ambiente ero finita.

Cosa ha pensato quando ha letto dell’inchiesta sulla gestione dei rifiuti, culminata con sette arresti?

«Ho avuto la conferma di un quadro che da presidente avevo solo intuito. Un pessimo quadro».



Il prefetto Pecoraro ha raccontato: tentai di fermare il monopolio di Cerroni, indicando la discarica di Corcolle. Mi bloccarono politici e ministri. Lei fu al fianco di Pecoraro.

«C’era un monopolio che non consentiva un moderno ciclo dei rifiuti. I problemi sono iniziati quando tentai di spezzare quel monopolio. Non c’è solo il caso di Corcolle. Penso a quando tentammo di acquisire il consorzio Gaia, sempre nel settore dei rifiuti: tutto cominciò a scricchiolare e chiesi il commissariamento. Fui molto amareggiata dal trattamento riservato a Pecoraro».



Chi vi fermò?

«Contro Pecoraro si scagliarono anche ministri del Governo tecnico. Spero in buona fede. Corcolle era un scelta non perfetta, ma l’unica praticabile, e spezzava il monopolio. Ma alla conferenza di servizi Zingaretti e Alemanno si tirarono indietro. Ho pagato un prezzo politico altissimo. E rimasi male per l’atteggiamento di Alemanno».



Cerroni aveva rapporti forti con il centro sinistra.

«Il centrosinistra ha governato più di frequente».



Cosa ha provato quando ha visto che tra gli indagati ci sono dirigenti che aveva scelto la sua amministrazione?

«Mi dispiace che il mio assessore ai Rifiuti, Di Paolo, inconsapevolmente si fosse messo al fianco un capo segreteria filo Cerroni. Tra gli indagati c’è Marotta, responsabile dei rifiuti, spero che non sia coinvolto. Ricordo che lui visse una situazione di grande stress. Ma il problema vero è che alla Regione comandano i dirigenti, i burocrati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA