Piazza Navona, altolà di Tronca alla lobby dei Tredicine: «Assegnazioni ai raggi X»

Piazza Navona, altolà di Tronca alla lobby dei Tredicine: «Assegnazioni ai raggi X»
di Simone Canettieri
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Novembre 2015, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 17:59

«Avvieremo immediati accertamenti». Tre parole, quelle pronunciate dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, che bastano a far capire il sentimento del Campidoglio. L'ex prefetto di Milano vuole vederci chiaro sul bando-beffa del mercato dell'Epifania di piazza Navona: 48 posti la metà dei quali finiti, in maniera più o meno diretta, alla famiglia Tredicine per dieci anni. Questa mattina Tronca affronterà il problema con il suo braccio destro, nonché sub commissario, Ugo Taucer.

L'INDAGINE

Si cercherà di capire perché la commissione del I municipio non abbia tenuto conto del disciplinare che evitava, o comunque limitava, il ritorno al monopolio di certe lobby. Allo stesso tempo non è escluso che i commissari chiedano di tirar fuori i verbali dagli uffici del I municipio. Insomma, l'aria che tira è quella di un'inchiesta interna. E con tempi rapidissimi. Anche perché il Natale è alle porte, le bancarelle dovrebbero essere montate il 6 dicembre. E qualsiasi decisione di Tronca potrebbe poi essere minata dall'intervento del Tar. Dunque, il commissario vuole capire e muoversi di conseguenza. Due ipotesi: annullare tutto oppure lasciare gli esiti della gara inalterati. Di sicuro i punti oscuri in questa vicenda non mancano. Anche perché in ballo c'è una delle piazze simbolo della Capitale e del Natale romano.

LA RICOSTRUZIONE

Al momento parlano i fatti, anzi la graduatoria pubblicata venerdì sera. I Tredicine e molte altre

famiglie legate direttamente, per motivi d'affari nonché di parentela, agli storici ambulanti della Capitale (come i Cirulli) sono riuscite a conquistare 24 su 55. Da quelli per il commercio fino ai dolciumi, passando per gli alberi di Natale, i presepi, i palloncini. Come è stato possibile? Semplice: nel bando di gara scritto dal I municipio “l'anzianità” di servizio ha la meglio su tutto.

A partire dalla qualità dei prodotti venduti e dal decoro di un gioiello architettonico conosciuto nel mondo. E così tra i criteri per assegnare i punteggi si fa fede esclusivamente sulla presenza storica di servizio e sulla licenza. Per la potente famiglia di ambulanti è come tirare un rigore a porta vuota. Sicché interviene l'allora assessore al commercio Marta Leonori: il Campidoglio stila un disciplinare molto puntuale che premia la qualità della merce da vendere. Un modo, insomma, per bilanciare e aprire il bando al mercato.

E qui inizia il lavoro di Tronca: la commissione del I municipio nello stilare la graduatoria degli ambulanti non ha tenuto conto del nuovo allegato, considerato cervellotico e di difficile applicazione. Alla fine delle 133 domande complessive presentate per 48 banchi commerciali cui si aggiungono 7 postazioni per attività varie la famiglia Tredicine è testa di serie in classifica.

In compagnia di altre famiglie che da sempre gestiscono la festa più amata dai bimbi della Capitale. Sarà ancora così oppure il commissario farà saltare il banco?